(28-09-14) Lo shiatsu può migliorare la qualità di vita dei malati
Due persone si sostengono, appoggiandosi l'una all'altra. Questa la rappresentazione della parola shiatsu nella forma dell'ideogramma, pur se la traduzione letterale sarebbe pressione delle dita. E' in questa immagine che si può ricostruire l'attuale attenzione della medicina a questa tecnica di trattamento, che va sempre effettuata da una persona che ha seguito un adeguato periodo di formazione, sotto forma di un corso triennale aiutato da approfondimenti e pratica. Le esperienze cliniche dell'impiego di questa tecnica stanno iniziando a moltiplicarsi anche in Italia. Ad esempio, lo shiatsu può aiutare in termini di qualità della vita persone malate a disabili, come possono essere neonati pretermine, anziani o pazienti terminali. Addirittura ci sono esperienze che dimostrano come questa tecnica possa aver effetti specifici nelle persone con malattia di Alzheimer. Secondo quanto riportano gli esperti del Centro diurno integrato e Nucleo Alzheimer della Fondazione Molina onlus di Varese, lo shiatsu può rappresentare un mezzo per stabilire un contatto diverso. E i risultati sono apprezzabili: pur se non muta il decorso della patologia, il paziente che si sottopone a questo trattamento diventa meno ansioso ed agitato, quasi contento perché ci si occupa di lui. Ovvero si riproduce fisicamente il significato dell'ideogramma alla base della parola...
Fonte: edott.it
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