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Le ricerche di Gerona 2005

(08-10-14) ASBMR: La perdita di massa ossea in aree clinicamente importanti di fratture osteoporotiche rappresenta un possibile limite


ASBMR: La perdita di massa ossea in aree clinicamente importanti di fratture osteoporotiche rappresenta un possibile limite della restrizione calorica prolungata

presentato all’incontro annuale della American Society for Bone and Mineral Research (ASBMR)
La perdita di massa ossea in aree clinicamente importanti di fratture osteoporotiche rappresenta un potenziale limite della restrizione calorica (RC) prolungata, secondo uno studio presentato al ASBMR tenutosi in settembre a Houston.
I ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston hanno condotto una sperimentazione controllata, multicentrica, randomizzata, della durata di due anni, per valutare l’effetto di una RC prolungata sul metabolismo osseo e sulla densità minerale ossea (DMO) in giovani adulti sani. Hanno partecipato 218 giovani adulti (età 37,9) di peso normale o leggermente sovrappeso (indice di massa corporea [IMC] 25,1 kg/m2). I soggetti sono stati assegnati secondo un criterio casuale al gruppo RC al 25% (n=143) o al gruppo ad libitum (n=75).
Il peso corporeo (-7,5 vs 0,1 kg), la massa grassa (-5,3 vs 0,4 kg) e la massa magra (-2,2 vs -0,2 kg) hanno subito una riduzione nel gruppo RC, ma non nel gruppo AL (tutti P <0,001). Rispetto al gruppo AL, il gruppo RC ha avuto perdite maggiori alla DMO a 24 mesi: della colonna lombare (-0,013 vs 0,007 g/cm2), dell’anca totale (-0,017 vs 0,001 vs g/cm2) e della testa del femore (-0,015 vs -0,005 g/cm2). Inoltre, le variazioni nei marker di turnover osseo sono state maggiori a 12 mesi per il telopeptide C (0,098 vs 0,025 ug/l), la fosfatasi acida tartrato-resistente (0,4 vs 0,2 U/l) e la fosfatasi alcalina osso-specifica (bone-specific alkaline phosphatase, BSAP) (-1,4 vs -0,3 vs U/l) ma non per il P1NP; a 24 mesi solo la BSAP differiva nei due gruppi (-1,5 vs 0,9). Oltre alla perdita di peso, il gruppo RC, rispetto al gruppo AL, ha presentato un maggiore aumento di cortisolo e adiponectina e una diminuzione di leptina ed insulina, ormoni associati alla perdita ossea.
Il gruppo RC ha anche presentato una maggiore riduzione di PA. Le analisi di regressione multipla hanno rivelato che la combinazione dei cambiamenti della composizione corporea, degli ormoni, dell’assunzione di nutrienti e di PA hanno spiegato il 10%-31% della varianza nelle variazioni di DMO e dei marker ossei nel gruppo RC.

Fonti: Quotivadis
http://www.univadis.it/conference-reports/31c402c0895572241ef742d3345bbeea?WT.mc_id=UNI_UNL_DHL_IT_it_100

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