(10-10-14) EASD: Le verdure “vintage” migliorano lo stato di salute dei pazienti affetti da diabete di tipo 2 rispetto alle verdure moderne
EASD: Le verdure “vintage” migliorano lo stato di salute dei pazienti affetti da diabete di tipo 2 rispetto alle verdure moderne equivalenti
1. presentato in occasione della conferenza annuale dell’Associazione europea per lo studio del diabete (European Association for the Study of Diabetes, EASD)
Secondo uno studio presentato all’EASD, tenutosi in settembre a Vienna, i metaboliti secondari delle verdure “vintage” migliorano lo stato di salute dei pazienti affetti da diabete di tipo 2 rispetto alle verdure moderne equivalenti.
Alcuni ricercatori dell’Ospedale universitario di Aarhus, in Danimarca, e colleghi hanno condotto uno studio interventistico di tre mesi randomizzato, controllato, in parallelo su 77 partecipanti di età compresa tra 35 e 70 anni affetti da diabete di tipo 2 (DM2). I partecipanti sono stati randomizzati a tre diete diverse: consumo giornaliero di 500 g di verdure dal gusto amaro e forte (bitter and strong tasting, BST), consumo giornaliero di 500 g di verdure dal gusto dolce e delicato (sweet and mild tasting, SMT) e consumo di una dieta normale (controllo). Entrambe le diete a base di verdure (gruppo 1 e 2) consistevano di tuberi e cavoli, ma i semi delle verdure del gruppo BST provenivano dalla raccolta della banca genetica nordica.
In seguito all’analisi dei dati, i ricercatori di Aarhus hanno scoperto che entrambe le diete ricche di verdure hanno ridotto in modo significativo l’indice di massa corporea (IMC) (P <0,0001), la glicemia plasmatica a digiuno (P <0,05), l’HbA1c (P <0,001), la composizione dei grassi corporei (P <0,01), la concentrazione di insulina a digiuno (P <0,05) e l’indice di resistenza insulinica HOMA-IR (P <0,05) dei partecipanti. Inoltre, nel gruppo BST è stata rilevata una differenza significativa anche relativamente alla pressione arteriosa media misurata nelle 24 ore (P <0,05), all’area sotto la curva incrementale (incremental area under the curve, iAUC) del test da carico orale di glucosio (oral glucose tolerance test, OGTT) (insulina (P <0,05), alla glicemia (P <0,01) e ai lipidi plasmatici (P <0,05. In tutti, la dieta a base di verdure con un alto livello di metaboliti secondari (da cui il gusto amaro e forte) ha avuto maggiori effetti di promozione della salute rispetto a una dieta equivalente con verdure dal gusto dolce e delicato.
Fonte: http://www.univadis.it/conference-reports/98426ae33f98931f95e28ea47815b526?WT.mc_id=UNI_UNL_DHL_IT_it_100
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