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Le ricerche di Gerona 2005

(16-10-14) Antibiotici a largo spettro e rischio di obesità




L’utilizzo frequente di antibiotici a largo spettro nei primi due anni di vita può aumentare il rischio di sviluppo precoce di obesità. A parlarne è uno studio pubblicato sulla rivista Jama pediatrics a firma di un gruppo di ricercatori che hanno valutato l’impatto della prescrizione di antibiotici fra 0 e 23 mesi di vita sullo sviluppo di obesità tra 24 e 59 mesi di età. «Precedenti studi hanno suggerito che la microflora intestinale sia associata con l'obesità più tardi nella vita e che l'esposizione agli antibiotici influenzi la diversità microbica e la composizione» spiega Charles Bailey, del Children’s Hospital of Philadelphia in Pennsylvania, primo autore della ricerca. «Data la natura modificabile della microflora intestinale, i grandi cambiamenti nella dieta e i contatti con l’ambiente nell'infanzia, il carico nazionale delle malattie, e le ampie opportunità per migliorare l’utilizzo degli antimicrobici, vi è la necessità di determinare l’influenza dell'uso di antibiotici sull’obesità infantile precoce». Utilizzando le cartelle sanitarie elettroniche di una rete di ambulatori di cure primarie che coprivano gli anni fra il 2001 e il 2013, i ricercatori hanno raccolto i dati concernenti quasi 65.000 bambini che avevano avuto visite annuali da 0 a 23 mesi e una o più visite fra i 24 e i 59 mesi. I risultati dell’analisi hanno mostrato che il 69% dei bambini aveva assunto antibiotici prima dei 24 mesi di età, con una media di 2,3 esposizioni per bambino. Il rischio di obesità aumentato era associato con un utilizzo maggiore di antibiotici in generale, e l’effetto era maggiore per gli antibiotici a largo spettro, mentre non sono state trovate associazioni con gli antibiotici a spettro limitato. «Perché l'obesità è una condizione multifattoriale, il ridurne la prevalenza dipende dall’identificare e gestire i molteplici fattori di rischio, il cui effetto singolo può essere piccolo ma modificabile» conclude Bailey. «I nostri risultati suggeriscono che l'uso di antibiotici ad ampio spettro in pazienti prima dei 24 mesi di età possa essere uno di questi fattori. Ciò fornisce supporto aggiuntivo all’adozione di linee guida per il trattamento di condizioni comuni in pediatria che enfatizzano la limitazione nell’uso di antibiotici ai casi in cui l'efficacia sia ben dimostrata, preferendo farmaci a spettro limitato in assenza di indicazioni specifiche per una copertura più ampia».

Fonti: doctornews33
JAMA Pediatr. Published online September 29, 2014. doi:10.1001/jamapediatrics.2014.1539

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