(03-11-14) Attenzione alla semeiotica del volto
Per il medico può essere importante guardare bene il viso del proprio
paziente, prima di pensare ad esami diagnostici fini. La semplice osservazione,
unita ovviamente ad un'approfondita anamnesi, potrebbe addirittura svelare
anche i pericoli che la persona corre sotto il profilo cardiovascolare, in
particolare se si tratta di un soggetto avanti con gli anni. A farlo pensare è
uno studio condotto all'Università di Copenaghen dall'equipe di Anne Tybjaerg-
Hansen, che ha preso in esame più di 11.000 persone di età superiore ai 40 anni
studiandone espressamente solo il viso. Dalla ricerca emergono quattro segni
che debbono mettere sul chi vive e invitare al colloquio con il medico: il
primo è dato dai depositi di grasso intorno agli occhi, il secondo dalla fronte
che ruba sempre più spazio alla chioma, il terzo dalla calvizie e il quarto
dalle pieghe e dalle piccole rughe ai lobi delle orecchie. In presenza di tre o
quattro di questi segnali, sempre secondo la ricerca danese, aumenterebbe del
39 per cento il rischio di sviluppare una malattia cardiaca e addirittura il 57
per cento in più di infarto nei 35 anni successivi, ovviamente in confronto
alle persone di pari età che invece non dimostrano visivamente questi segni di
possibile avanzare dell'età. Per buon peso, poi, non va dimenticato che anche
il volto che lascia trasparire ansia correlata allo stress è un altro elemento
che certo non fa pensare bene per il muscolo cardiaco. "Il dato più
interessante di questa ricerca mi pare sia quello di riprendere da parte del
medico l'abitudine di guardare (e ascoltare) il paziente, distogliendo gli
occhi dal computer, prima di fare ipotesi diagnostiche o chiedere esami
strumentali", spiega Giuliano Lo Pinto, responsabile della medicina Interna
dell'Ospedale Galliera di Genova.
Fonte: edott.it
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