(21-11-14) Troppo peso per troppi antibiotici
La riduzione delle prescrizioni di antibiotici ad ampio spettro, nei primi anni di vita, potrebbe essere uno dei fattori modificabili ed efficaci nella prevenzione dell’obesità infantile e delle sue complicanze.
Lo studio
Un gruppo di ricercatori americani ha condotto uno studio di coorte per valutare l'impatto degli antibiotici ad ampio spettro, prescritti nella prima infanzia (età 0-23 mesi) sull’insorgenza diobesità nei primi anni di vita (età 24-59 mesi). Utilizzando le cartelle cliniche elettroniche, sono stati analizzati i dati relativi al periodo 2001-2013. Lo studio ha considerato una rete di medici convenzionati con l'Ospedale Pediatrico di Philadelphia, includendo, sia le cliniche universitarie, sia i professionisti privati nelle aree urbane di Philadelphia e nei dintorni.
Sono stati arruolati, tutti i bambini con visite annuali in età da 0 a 23 mesi, nonché uno o più visite in età 24-59 mesi, e così facendo la coorte comprendeva un totale di 64.580 bambini. I periodi di trattamento per gli antibiotici prescritti sono stati accertati fino a 23 mesi di età. Gli indici di obesità sono stati determinati direttamente da misurazioni antropometriche secondo i parametri del BMI definiti nel 2000 dal National Health and Nutrition Examination Survey.
Dapprima si è evidenziato che il 69% dei bambini considerati sono stati esposti agli antibiotici prima dei 24 mesi, con una media (SD) di 2,3 (1,5) trattamenti per bambino. Mentre l’esposizione cumulativa agli antibiotici è stata associata con l'obesità più tardi (per trattamenti ≥4 episodi). E questo effetto è stato più forte per gli antibiotici ad ampio spettro (RR, 1,16, 95% CI, 1,06-1,29).
Anche, l’esposizione precoce agli antibiotici ad ampio spettro è stata associata con l'obesità (RR, 1,11, 95% CI, 1,03-1,19 a 0-5 mesi di età e RR, 1,09, 95% CI, 1,04-1,14 a 6-11 mesi di età) ma non vi era alcuna associazione per gli stessi farmaci a spettro limitato. Altri fattori erano anche predittivi di obesità nella prima infanzia: l’uso di steroidi, il sesso maschile, la vita in città, l’appartenenza alle assicurazioni sanitarie pubbliche, l’etnia ispanica, e la diagnosi precoce di asma e dispnea.
Dunque, secondo gli autori, l’esposizione ripetuta agli antibiotici ad ampio spettro in età da 0 a 23 mesi era associata con l’obesità infantile e poiché le infezioni infantili comuni erano tra le diagnosi più frequenti che richiedevano tali prescrizioni, restringendo la selezione delle prescrizioni, si potrebbe agire efficacemente su almeno uno dei fattori di rischio modificabili per l'obesità infantile. Una sola riflessione conclusiva: ogni pediatra dovrebbe tenere sempre sott’occhio lo stato nutrizionale dei propri pazienti.
Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25265089
JAMA Pediatr. 2014 Sep 29. doi: 10.1001/jamapediatrics.2014.1539. [Epub ahead of print]
Association of Antibiotics in Infancy With Early Childhood Obesity.
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