Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(10-12-14) MINIMIZZARE GLI EFFETTI COLLATERALI DEI FARMACI CON GLI INTEGRATORI


Il ruolo degli integratori alimentari nel ridurre le possibili carenze date dall’assunzione di determinati farmaci.

Una delle cose che i pazienti temono di più è l’effetto col­la­te­rale dei far­maci. Del resto sap­piamo bene che qual­siasi agente far­ma­co­lo­gico assieme al suo poten­ziale tera­peu­tico si porta die­tro anche qual­che rischio. Quello che è meno noto è che spesso gli effetti col­la­te­rali pos­sono essere mini­miz­zati con l’uso di alcuni inte­gra­tori ali­men­tari.
A volte gli effetti col­la­te­rali dei far­maci ad uso comune sono, infatti, legati alla loro capa­cità di ridurre la bio­di­spo­ni­bi­lità di impor­tanti nutrienti espo­nendo così il paziente ad un rischio di spe­ci­fi­che carenze.
In que­sti casi asso­ciare al far­maco un inte­gra­tore ali­men­tare può risol­vere il pro­blema e per­met­tere di otte­nere l’effetto tera­peu­tico voluto in con­di­zioni di mag­gior sicurezza.
Un caso molto fre­quente riguarda le mol­tis­sime per­sone che assu­mono sta­tine per tenere a bada il cole­ste­rolo. Pochi sanno che que­sti far­maci nel bloc­care la pro­du­zione di cole­ste­rolo, osta­co­lano anche la for­ma­zione di coen­zima Q10, un cofat­tore fon­da­men­tale nella pro­du­zione di ener­gia a livello cel­lu­lare oltre che un potente antiossidante.
La carenza di coen­zima Q10 può por­tare a stan­chezza e dolori musco­lari oltre che aumen­tare signi­fi­ca­ti­va­mente il rischio di svi­lup­pare stress ossi­da­tivo e, da lì, di acce­le­rare l’invecchiamento. A volte le sta­tine pos­sono essere sosti­tuite con pro­dotti natu­rali di riso rosso fer­men­tato in par­ti­co­lare se l’assunzione avviene in paral­lelo con una cor­retta l’alimentazione. Ma, in altri casi, ciò non è pos­si­bile e occorre con­ti­nuare la tera­pia far­ma­co­lo­gica a lungo ter­mine. In que­ste con­di­zioni è fon­da­men­tale asso­ciare un inte­gra­tore di coen­zima Q10pos­si­bil­mente nella forma di ubi­chi­nolo ad un dosag­gio di 50-100mg al giorno.
Un altro caso tipico riguarda le tante per­sone che usanofar­maci per tenere a bada la pres­sione arte­riosa. Anche beta­bloc­canti e diu­re­tici pos­sono ridurre la dispo­ni­bi­lità di coen­zima Q10 e anche di vita­mine del gruppo B, magne­sio, cal­cio e potas­sio cau­sando stan­chezza e ridotta pre­sta­zione musco­lare. L’utilizzo di un mul­ti­vi­ta­mi­nico è una pra­tica molto utile in asso­cia­zione anche in que­sto caso con coen­zima Q10.
Chi uti­lizza met­for­mina per tenere sotto con­trollo la gli­ce­mia e la pro­du­zione di insu­lina deve pre­stare atten­zione al rischio di carenza di vita­mina B12 e acido folico. Oltre ad una pos­si­bile ane­mia, que­sta carenza può dare debo­lezza, pal­lore, for­mi­co­lii alle estre­mità, mal di testa, depres­sione e diar­rea. In que­sti casi un’assunzione aggiun­tiva di 50mcg di vita­mina B12 e 400mcg di acido folico pos­sono essere utili.
Alcuni far­maci usati con­tro il bru­ciore di sto­macoe la gastrite come gli ini­bi­tori della pompa pro­to­nica pos­sono invece ridurre l’assorbimento di pro­teineren­dendo neces­sa­rio un aumento dell’introito tra­mite l’alimentazione o un’integrazione con pre­pa­rati pro­teici o ami­noa­ci­dici per evi­tare un inde­bo­li­mento della muscolatura.
Per le donne che assu­mono anti­con­ce­zio­nali orali è molto impor­tante com­pen­sare il ridotto assor­bi­mento di vita­mine del gruppo B e acido folico indotto da que­sti far­maci che può con­tri­buire a gene­rare mal di testa e cam­bia­menti dell’umore. Anche in que­sto caso un mul­ti­vi­ta­mi­nico bilan­ciato è indicato.
Infine devono fare atten­zione anche le per­sone che usano fre­quen­te­mente antin­fiam­ma­tori non ste­roi­dei e cor­ti­so­nici che pos­sono ridurre la dispo­ni­bi­lità di nume­rosi micro­nu­trienti tra cui vita­mina C, potas­sio, acido folico, vita­mina B12, ferro, cal­cio, magne­sio, zinco e vita­mina D. Anche in que­sti casi è utile l’abbinamento con un multivitaminico/multiminerale bilan­ciato con almeno 800 UI di vita­mina D.
Visto il numero di per­sone che assume far­maci in modo con­ti­nua­tivo, è buona norma inter­ro­garsi su even­tuali carenze nutri­zio­nali indotte dalle tera­pie pre­scritte e inter­ve­nire per evi­tarle e ridurre così il rischio di effetti col­la­te­rali a lungo termine.

FONTE: www.filippo-ongaro.it

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili