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Le ricerche di Gerona 2005

(19-12-14) L’acqua come terapia: Pnei Water System – il principio dell’osmosi inversa



Il principio dell’osmosi fu scoperto dal premio Nobel Jacobus Henricus Van’T Hoff già nel 1901, quando rilevò che i sali minerali attraggono i liquidi, vincendo la pressione atmosferica anche attraverso ostacoli che offrono resistenza, come i materiali semipermeabili.

È il principio fisico secondo il quale le cellule del nostro corpo possono alimentarsi correttamente. Infatti, esse sono ricoperte da una membrana semipermeabile che permette loro di filtrare ciò che serve (l’alimento e i sali minerali) e di espellere le sostanze inutilizzate.
In natura l’osmosi si manifesta quando due soluzioni a differente concentrazione salina vengono separate da una barriera semipermeabile. La soluzione più diluita passa attraverso la membrana per andare a diluire la soluzione più salina. Invertendo questo procedimento, si otterrà l’osmosi inversa: spingendo a pressione una soluzione salina contro una membrana, si otterrà acqua pura. Le impurità, per via delle loro dimensioni, non sono in grado di superare i micropori della membrana.
Nonostante l’impegno profuso a difesa della sua sicurezza, l’inquinamento batteriologico, e ancor più quello chimico, rendono continuamente precario il dominio dell’acqua e le varie legislazioni sono costrette a tollerare la presenza più o meno rilevante di componenti non desiderabili.
La durezza è data dalla quantità di sali di calcio e di magnesio contenuti nell’acqua e viene misurata in Gradi Francesi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fissato in 30 Gradi Francesi (300mg/lt) il limite massimo della durezza per l’acqua potabile, anche se la nostra legge ha stabilito in 50 il valore massimo consentito.
Il residuo fisso rappresenta la quantità di minerali inorganici presenti nell’acqua e si ottiene facendo evaporare l’acqua a 180 °C. L’osmosi inversa consente di modulare il residuo fisso e riteniamo ottimale un residuo fisso intorno ai 100 mg/dl. L’acqua così ottenuta si presta ad essere ulteriormente trattata mediante il processo di ionizzazione che la rende alcalina e antiossidante.
Fonti:

http://www.dsmedica.info/cont/030pro/1307/2200/ 
http://www.pnei4u.com/

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