(12-01-15) Le coronarie non temono le proteine della carne

Secondo un ampio studio prospettico di popolazione americano (ARIC), l’assunzione di proteine con la dieta, indipendentemente dalle fonti, non sarebbe legata a una maggior incidenza di cardiopatie coronariche.

Lo studio

Con lo scopo primario di verificare l'associazione tra il tipo diproteine assunte con la dieta (le principali fonti) e il rischio d’incidenza di CHD, sono stati considerati i consumi di 12.066 adulti (età 45-64 anni al basale, 1987-1989) tutti provenienti da quattro comunità statunitensi già partecipanti allo studio ARIC (Atherosclerosis Risk in Communities) che, al momento dell’arruolamento, erano liberi da diabete e malattie cardiovascolari.

L'assunzione di proteine dalla dieta è stata valutata al basale e dopo 6 anni di follow-up mediantequestionari FFQ. L’outcome primario era l’attribuzione di eventi con seguito o decessi coronarici fino al 31 dicembre 2010. Durante un follow-up di 22 anni, ci sono stati 1.147 eventi coronarici. In un’analisi multivariata complessiva, le proteine vegetali e animali non sono state associate a un aumentato rischio di CHD.

Per quanto riguarda le fonti principali di proteine, l'assunzione di proteine da carne rossa e trasformata, latticini, pesce, noci, uova e legumi non erano significativamente associate al rischio CHD. La valutazione della sostituzione di una fonte di proteine a scapito di carboidrati o grassi totali non ha mostrato alcuna associazione statisticamente significativa con il rischio CHD.

Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25303709
PLoS One. 2014 Oct 10;9(10):e109552. doi: 10.1371/journal.pone.0109552. eCollection 2014.
Dietary Protein Intake and Coronary Heart Disease in a Large Community Based Cohor: Results from the Atherosclerosis Risk in Communities (ARIC) Study.

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