(17-01-15) Metabolismo. Una proteina controlla il peso corporeo?
Si chiama MyD88 e la sua inattivazione in topi da laboratorio riduce il peso corporeo e il rischio di sviluppare il diabete. Lo studio su Nature Communications dimostra come, quando si consumano cibi grassi, il sistema immunitario intestinale sia centrale non solo nel regolare il metabolismo ma anche nel modificare la flora batterica e nel proteggere l’organismo da batteri ‘non buoni’
Potrebbe essere proprio Il sistema immunitario intestinale a controllare il nostro metabolismo e dunque il peso corporeo. Ad affermarlo, oggi, è un gruppo di ricercatori dello University College London UCL: i ricercatori hanno identificato per la prima volta un meccanismo del tutto inaspettato che contribuisce allo sviluppo di obesità e diabete di tipo 2. Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications.
Il team del Professor Patrice D. Cani (ricercatore presso FNRS e WELBIO), insieme alla Dottoressa Amandine Everard (nel team presso il FNRS) – in collaborazione con due gruppi di ricerca francesi, un gruppo svedese ed altri ricercatori dell’UCL (LDRI and Ludwig Institute) – ha preso in considerazione cosa succede alle cellule immunitarie dell’intestino quando si assume una quantità eccessiva di grassi. Risultato? I ricercatori hanno dimostrato che, nel modello murino, rendendo inattiva una parte ben delimitata del sistema immunitario nell’intestino – la proteina chiamata MyD88 – è possibile ridurre il peso corporeo dell’animale e il rischio legato al diabete di tipo 2.
Disattivando questa proteina solo nelle cellule che rivestono l’intestino, è possibile diminuire la probabilità di sviluppare quella forma di diabete collegata alla dieta e in particolare alla presenza di grassi nell’alimentazione, è possibile limitare lo sviluppo di tessuto adiposo e infiammazioni dannose legate all’obesità; altro esito quello del rafforzamento della barriera protettiva garantita dall’intestino contro il transito di batteri dannosi nel corpo e nell’intestino stesso.
La riduzione del peso e il conseguente effetto terapeutico si è mostrato anche in animali già in sovrappeso o obesi, sottolineano i ricercatori. Inoltre, i topolini che non avevano questa proteina hanno mostrato una protezione contro l’obesità equivalente al caso in cui la proteina venga disattivata, dato che hanno un metabolismo più veloce di quello degli altri topolini.
Questa ricerca individua un collegamento tra la flora batterica intestinale e il peso corporeo, un argomentotrattato anche da altre indagini scientifiche: la presenza, tra i batteri intestinali, di alcuni particolari elementi, può contribuire a determinare il peso corporeo o lo sviluppo di alcune malattie. Dunque, non bisogna dimenticare che nell’assunzione di cibi grassi, il sistema immunitario intestinale gioca un ruolo importante nel regolare l’immagazzinamento dei grassi stessi e può letteralmente modificare la composizione dei batteri intestinali (inclusi alcuni gruppi che ancora non sono stati identificati). Il risultato odierno, inoltre, potrebbe aprire prospettive di studio per terapie basate sull’utilizzo della proteina ‘sotto accusa’, MyD88.
Viola Rita
*Everard A et al. Intestinal epithelial MyD88 is a sensor switching host metabolism towards obesity according to nutritional status. Nature Communications. 5:5648, DOI: 10.1038/ncomms6648.
FONTE: quotidianosanità.it
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