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Le ricerche di Gerona 2005

(20-01-15) Nell’arresto cardiaco la rianimazione semplice salva più vite




Nei casi di arresto cardiaco a casa o comunque fuori dall’ospedale la sopravvivenza migliora se i pazienti vengono trattati con la rianimazione di base (Bls) rispetto a quella avanzata (Als). Queste, almeno, sono le conclusioni di uno studio su Jama internal medicine coordinato da Prachi Sanghavi dell'università di Harvard a Boston. «I servizi medici di emergenza intervengono su circa 380.000 arresti cardiaci che ogni anno si verificano fuori dall'ospedale negli Stati Uniti, e il personale è addestrato a usare interventi Als invasivi come l’intubazione per trattare l'arresto cardiaco prima dell’arrivo in ospedale» chiarisce il ricercatore, osservando che l’intervento rianimatorio di base Bls prevede invece l’uso di dispositivi più semplici, come il defibrillatore automatico o il pallone Ambu per ventilare manualmente il paziente in maschera senza intubarlo. «Per questo chi esegue l’Als tende a rimanere sul luogo dell’arresto per più tempo di chi, invece, ricorre al Bls» riprende Sanghavi, che assieme ai colleghi ha usato i dati di un campione a livello nazionale di assistiti Medicare andati in arresto cardiaco in aree extraospedaliere non rurali tra gennaio 2009 e ottobre 2011, soccorsi con manovre Als (31.292 casi) o Bls (1.643 casi). E i risultati dimostrano che la sopravvivenza durante il successivo ricovero era maggiore fra i trattati con Bls rispetto all’Als: 13,1 contro 9,2%, rispettivamente. Tassi simili sono stati osservati anche per la sopravvivenza a 90 giorni dalla dimissione: 8 contro 5,4%. «I nostri dati mettono in dubbio la convinzione diffusa che l’Als è più efficace del Bls in termini di riduzione della mortalità» osserva il ricercatore, sottolineando l’importanza di valutare entrambi gli interventi in altri studi per indagare i meccanismi alla base di queste differenze. In un editoriale Michael Callahamdell’università di California a San Francisco, commenta: «Rispetto al Bls con defibrillatore, rianimazione cardiopolmonare e ventilazione senza intubazione, la maggior parte degli interventi Als sono avanzati specie nelle nostre aspettative, ma non in termini di efficacia dimostrata. È tempo quindi di approfondire la questione, così da individuare le strategie più efficaci per salvare vite umane» conclude l'autore.



Fonti:
JAMA Intern Med. Published online November 24, 2014. doi:10.1001/jamainternmed.2014.5420
JAMA Intern Med. Published online November 24, 2014. doi:10.1001/jamainternmed.2014.6590

doctornews33


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