(14-02-15) Il metabolismo della nicotina condiziona il successo delle terapie antifumo
Perché in alcune persone una cura per smettere di fumare è più efficace di un'altra? Secondo uno studio pubblicato su The Lancet respiratory medicine il successo dipende dal corredo genetico del paziente. La ricerca dimostra che le persone con un metabolismo della nicotina geneticamente normale hanno una risposta al trattamento con vareniclina migliore rispetto a quella con cerotti alla nicotina, mentre chi ha un metabolismo nicotinico più lento ottiene risultati simili con i due trattamenti, ma ha meno effetti collaterali con i cerotti alla nicotina. «La scoperta potrebbe aprire la strada a programmi per smettere di fumare modellati sul profilo genetico del singolo individuo» spiega Rachel Tyndale del Dipartimento di farmacologia e tossicologia all'Università di Toronto, Canada, e coordinatrice dello studio, osservando che il metabolismo della nicotina dipende da un enzima epatico, e che le modifiche nel gene che lo codifica sono alla base di un fenotipo accelerato o rallentato, da cui dipendono i livelli di nicotina nel sangue e nel cervello. L'autrice, assieme ai colleghi, ha misurato in 1.246 fumatori, di cui 662 metabolizzatori lenti e 584 normali, la risposta a tre interventi antifumo: cerotto alla nicotina, vareniclina e placebo. «Al termine del trattamento la risposta alla vareniclina si è dimostrata più efficace di quella ottenuta con i cerotti nei metabolizzatori normali» sottolinea Tyndale, aggiungendo che la ricerca futura potrebbe concentrarsi sul miglioramento dei metodi per smettere di fumare, adattando il trattamenti ai diversi tipi di fumatori. E in un editoriale di commentoMarcus Munafò dell'Università di Bristol, Regno Unito, scrive: «Una possibilità è quella di misurare la velocità del metabolismo della nicotina come parte del processo decisionale terapeutico. Ad esempio, le persone con metabolismo nicotinico lento avrebbero maggiori probabilità di trarre beneficio da terapie come il cerotto alla nicotina, mentre nei casi di metabolismo normale o accelerato sarebbero più utili terapie non-nicotiniche come la vareniclina, farmaco che agisce a livello cerebrale sul recettore alfa4-beta2, lo stesso della nicotina, alleviando il craving, ovvero l'astinenza acuta, e i sintomi legati al desiderio di fumare».
Fonti:
Lancer Respi Med 2015; doi: 10.1016/S2213-2600(14)70319-4
Lancer Respi Med 2015; doi: 10.1016/S2213-2600(14)70294-2
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