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Le ricerche di Gerona 2005

(19-02-15) CHI MANGIA 2 PORZIONI DI FRUTTA FRESCA CONSERVA IL BUON UMORE




La frutta potrebbe aiutare a tenere lontana la depressione. Lo suggerisce uno studio pubblicato dall’European Journal of Clinical Nutrition. Ricercatori australiani, sulla base dei dati relativi a più di 6 mila donne di mezza età seguite per 6 anni, hanno osservato come quelle che consumavano almeno 2 porzioni di frutta al giorno avessero una probabilità di soffrire di sintomi depressivi — o di andarvi incontro successivamente — del 14% e del 18% inferiore rispetto a quelle che ne mangiavano meno. La verdura, invece, non sembrava incidere.
È ASSAI PROBABILE COMUNQUE CHE FRUTTA E VERDURA AGISCANO SINERGICAMENTE
«Quanto emerge da questa ricerca — commenta Giovanni Camardese, responsabile dell’Unità dei disturbi depressivi al Policlinico Gemelli di Roma — è ovviamente interessante più per rafforzare il ruolo positivo della frutta che per sminuire quello della verdura. È assai probabile, infatti, che frutta e verdura agiscano sinergicamente: lo si è osservato anche in un’altro studio, questa volta canadese, condotto su circa 10 mila persone e pubblicato su Preventive Medicine, secondo il quale una dieta ricca di frutta e verdura può ridurre l’insorgenza di disturbi depressivi anche del 27% tra coloro che ne consumano le quantità più elevate. Le sostanze antiossidanti e antiinfiammatorie, come carotenoidi e flavonoidi di cui sono ricchi questi alimenti, possono ridurre gli effetti dannosi dello stress ossidativo sul sistema nervoso centrale. Tale stress può avere ripercussioni negative anche su alcuni neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina) che contribuiscono alla regolazione del tono dell’umore e condizionano il manifestarsi di sintomi depressivi. Non dimentichiamo, comunque, che i vegetali apportano anche altre sostanze che possono avere un ruolo nel ridurre il rischio di depressione». Quindi dieta ricca di frutta e verdura. E poi? «Varia, piacevole per gli occhi e il palato, ispirata al modello mediterraneo, — dice l’esperto — con preferenza per cereali integrali, olio extravergine d’oliva, pesce, legumi, frutta secca a guscio, e con moderate quantità di latticini e carni magre. Questi ultimi (come il pesce) sono fonti di vitamina B 12. La B 12 (come la B 6 e l’acido folico) è coinvolta nel metabolismo della omocisteina (sottoprodotto della digestione delle proteine), che è stata associata a un aumentato rischio di depressione».

FONTE: www.corriere.it


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