(20-02-15) Attività fisica, per i revisori Cochrane inefficaci interventi sulla popolazione
Nonostante siano stati intrapresi numerosi programmi di intervento multistrategico diretti alla popolazione allo scopo di aumentare l'attività fisica e, quindi, migliorare lo stato di salute, vi è una notevole incostanza di risultati negli studi disponibili che hanno valutato l'efficacia di tali iniziative e il quadro appare ancora più confuso per via di seri problemi metodologici. È quanto sostengono Philip R.A. Baker, della School of public health and social work della Queensland University of Technology, e collaboratori, autori di una revisione Cochrane sull'argomento. Dopo la ricerca iniziale di trial dai maggiori database, i ricercatori hanno selezionato 33 studi per un totale di 267 comunità (composte da popolazioni tra 500 e 1,9 milioni di unità). Degli studi inclusi nella revisione, 25 si sono svolti in Paesi ad alto reddito, 8 in nazioni a basso reddito. Nessuno degli articoli peraltro ha fornito risultati tenendo conto di situazioni svantaggiate socioeconomiche o di altri marker di disequità. «Gli interventi variavano per numero di strategie e intensità» riprendono gli autori. «Quasi tutti però prevedevano la costruzione di una partnership con le autorità locali oppure organizzazioni non governative (Ong)». L'errore sistematico (bias) di selezione è stato il principale motivo di preoccupazione in questi studi - sottolineano gli studiosi -essendoci solo 5 trial che hanno utilizzato la randomizzazione per allocare le comunità. In particolare un elevato rischio di bias è stato identificato in 19 studi, in altri 10 era incerto mentre solo 4 erano a basso rischio. «In genere, gli studi dal disegno migliore non hanno dimostrato progressi nella misura dell'outcome primario, costituita dall'attività fisica a livello della popolazione» proseguono Baker e colleghi. «Si tratta dei 4 studi a basso rischio di bias, nei quali il dato obiettivo è stato ottenuto in un caso mediante l'uso di un accelerometro, negli altri 3 tramite misure validate autoriportate». Un dato curioso: gli interventi intrapresi in Cina sono apparsi quelli con le maggiori possibilità di successo con il rilievo di alti tassi di partecipazione. In ogni caso, concludono gli autori della revisione Cochrane «l'insieme delle evidenze disponibili non supporta l'ipotesi che vasti studi interventi di comunità aumentino efficacemente l'attività fisica nelle popolazioni».
FONTE:
Arturo Zenorini
doctornews33
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