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Le ricerche di Gerona 2005

(25-02-15) Italiani in “sovrappeso”? Un bambino su cinque lo è già. Perché mangiano male e fanno poco sport.


Ma quattro mamme su dieci negano l'evidenza
Pur se in leggero calo il fenomeno dei bambini in sovrappeso resta preoccupanete. L’Italia è ai primi posti in Europa. Tra le abitudini più nocive, il 52% dei bimbi fa una merenda abbondante a metà mattina e solo il 18% di loro fa sport durante la settimana. Questi i risultati del Sistema di sorveglianza Okkio alla Salute promosso dal Ministero della Salute.

Continua a diminuire il numero di bambini italiani di 8-9 anni in sovrappeso o obesi, ma l'Italia resta ai primi posti in Europa per presenza di minori con livelli di eccesso ponderale. Questo il risultato della rilevazione 2014 del Sistema di Sorveglianza nazionale Okkio alla Salute, promosso dal Ministero della Salute/CCM (Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie), nell’ambito del programma strategico “Guadagnare salute – rendere facili le scelte salutari”, e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Aziende Sanitarie Locali.
 
Okkio alla Salute raccoglie informazioni sulla variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale dei bambini delle scuole primarie, sugli stili alimentari, l’abitudine all’esercizio fisico e le eventuali iniziative scolastiche favorenti la sana alimentazione e l’attività fisica. I dati 2014 confermano un leggero calo dei livelli di sovrappeso e obesità infantile.
In particolare, i dati mostrano:
- i bambini in sovrappeso sono il 20,9%;
- i bambini obesi sono il 9,8%;
- le prevalenze più alte si registrano nelle Regioni del sud e del centro.

Per quanto riguarda le abitudini alimentari, che possono favorire un aumento di peso, specie se concomitanti, dai dati 2014 emerge che:
- l’8% dei bambini salta la prima colazione;
- il 31% fa una colazione non adeguata (ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine);
- il 52% fa una merenda di metà mattina abbondante;
- il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura;
- il 41% dei genitori dichiara che i propri figli assumono abitualmente bevande zuccherate e/o gassate. Si registra una diminuzione rispetto alla precedente raccolta del consumo di una merenda abbondante e di bevande zuccherate e/o gassate.

Appaiono invariati gli aspetti relativi al movimento e alla sedentarietà. Nel 2014, infatti:
- il 16% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine;
- il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana;
- il 42% ha nella propria camera la TV;
- il 35% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi più di 2 ore al giorno;
- 1 bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

I genitori non sempre hanno un quadro corretto dello stato ponderale del proprio figlio: dai dati 2014, come nel passato, emerge che tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale e solo il 29% pensa che la quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva. Inoltre, solo il 41% delle madri di bambini fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga poca attività motoria.

Gli stili di vita sono un determinante riconosciuto delle malattie croniche non trasmissibili ed hanno un forte impatto sulla salute. Attraverso Programmi (Guadagnare salute) e Piani nazionali (Piano Nazionale della Prevenzione) l’Italia ha rafforzato le azioni volte alla promozione di stili di vita sani, sviluppando con un approccio “intersettoriale”, interventi volti a modificare i comportamenti individuali non salutari e a creare condizioni ambientali che favoriscano corretti stili di vita. Sovrappeso ed obesità, in particolare per la diffusione tra i bambini, rappresentano una sfida rilevante per la sanità pubblica. 


FONTE: quotidianosanità.it

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