(27-02-15) L'Helicobacter pylori sembra proteggere le donne dal rischio di sclerosi multipla
Almeno nelle donne, la presenza di un comune germe intestinale potrebbe ridurre il rischio di sclerosi multipla (SM), secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry. «Se confermati, questi risultati potrebbero sostenere l'ipotesi igienica, in cui le infezioni infantili contribuiscono a regolare il sistema immunitario scongiurando il rischio di malattie allergiche e autoimmuni in età adulta» dice Allan Kermode del Centre for neuromuscular and neurological disorders all'university of Western Australia, coautore dell'articolo. La prevalenza di sclerosi multipla è aumentata nel mondo di pari passo ad altre malattie autoimmuni, ma le ragioni dell'incremento non sono chiare. «Alcuni studi, svolti su piccole casistiche, suggeriscono un legame tra le infezioni contratte nella prima infanzia e la riduzione del rischio di sclerosi multipla» riprende l'autore, che assieme ai colleghi ha studiato 550 persone con la patologia confrontandole con 299 soggetti sani. Oggetto della ricerca, svolta tra il 2007 e il 2011, era la presenza di anticorpi anti-Helicobacter pylori (Hp), un germe generalmente acquisito prima dei due anni di età che, se non trattato, tende a rimanere nello stomaco per tutta la vita. «Circa metà della popolazione mondiale ha un'infezione da Hp, e la maggior parte dei casi sono concentrati nei paesi in via di sviluppo dove le norme igieniche e la prescrizione di antibiotici sono meno rigorose che nei paesi occidentali» aggiunge Kermode. E i risultati dimostrano che l'infezione da Hp è del 30% inferiore nei pazienti con sclerosi multipla rispetto ai controlli, ma solo tra le donne. «Non esistono spiegazioni ovvie per la disparità di genere, e i dati necessitano di conferma» conclude il ricercatore. E in un editoriale Jun-ichi Kira dell'Istituto neurologico presso Kyushu university, Fukuoka, Giappone, commenta: «Una correlazione inversa dell'infezione da Hp con la sclerosi multipla nei paesi in via di sviluppo, dove sclerosi multipla e malattie allergiche sono aumentate, sostiene l'ipotesi igienica». E conclude: «Anche se resta da chiarire, il motivo per cui gli effetti protettivi di Hp sono osservati solo nelle donne potrebbe spiegare il recente aumento rapporto tra femmine e maschi osservato tra i malati di sclerosi multipla nei paesi sviluppati».
FONTI:
J Neurol Neurosurg Psychiatry 2015. doi:10.1136/jnnp-2014-309759
J Neurol Neurosurg Psychiatry 2015. doi:10.1136/jnnp-2014-309495
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