(28-02-15) Obesità fa rima con cancro
Su scala mondiale oggi 35 persone su cento sopra i vent'anni si trova a vivere con diversi chili in eccesso e un indice di massa corporea maggiore o uguale a 25. Il 12 per cento di questi presenta una vera e propria obesità, testimoniata freddamente dal Body Mass Index superiore a 30. Sia chiaro: la diffusione di questo temibile fenomeno non è uniforme, con Asia e Africa che hanno percentuali più basse di persone obese. Le cifre disegnano quindi un quadro allarmante, pur se variegato sull'impatto che possono avere i chili di troppo. In un articolo si fa però anche il punto sul peso dell'obesità in termini di patologie indotta, in particolare di tumori. E i dati non sono certo positivi. Il peso in eccesso sta soppiantando il fumo di sigaretta come principale causa prevenibile di tumore, tanto che negli Usa almeno 84.000 forme di neoplasia ogni anno sono da attribuire a questo fattore. Secondo uno studio condotto all'Università di Bari pubblicato su Journal of Obesity, tra le forme neoplastiche maggiormente correlate a questo fattore di rischio ci sarebbero i tumori del colon retto, della mammella nella donna in postmenopausa, della prostata, dei reni, dell'esofago e dell'endometrio. I fattori legati al grasso (in particolare viscerale) che entrano in gioco in questo caso sono diversi: si va dall'insulino-resistenza fino all'infiammazione, legata alla liberazione di citochine da parte del tessuto adiposo, e all'azione del colesterolo, che viene accumulato dalle cellule neoplastiche come "nutriente". Di certo c'è che ridurre il peso può rappresentare un formidabile strumento di prevenzione per numerose malattie, tumori compresi.
FONTE: edott.it
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