Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(28-02-15) Il rischio d'asma si sposta dal centro città alla periferia




Oltre mezzo secolo fa gli esperti di salute pubblica suggerivano che fattori comuni alle aree urbane tra cui inquinamento, scarafaggi, parassiti e altri allergeni potevano aumentare il rischio di asma nei bambini di città rispetto ai coetanei residenti in aree suburbane o rurali. Fra le varie osservazioni che avallano tale ipotesi si è rilevato che nei bambini che vivono in ambiente rurale o che hanno un gatto in casa (dimostrato nei primi due anni di vita), la probabilità di allergia si riduce in modo significativo. Ma dal momento che queste condizioni non sono più esclusive delle zone urbanizzate, i ricercatori della Johns Hopkins University hanno deciso di verificare se questa teoria fosse obsoleta. E dalle loro conclusioni sul Journal of Allergy and Clinical Immunology (JACI) emerge che il rischio di asma tra i bimbi che vivono in città viene influenzato da nuovi fattori tra cui il reddito e l'etnia di appartenenza. «I nostri risultati suggeriscono che concentrando l'attenzione sui centri urbani come maggiori responsabili di asma, medici ed esperti di salute pubblica potrebbero trascurare zone periferiche emergenti a elevata prevalenza» sottolinea Elizabeth Matsui, coordinatrice dello studio e professore associato alla Johns Hopkins University School of Medicine. Con la povertà in aumento nelle aree rurali e suburbane e le minoranze etniche che si spostano fuori città, i ricercatori suggeriscono che la sanità pubblica dovrebbe adeguarsi ai nuovi orientamenti demografici. Supportati, oltretutto, dai numeri: sulla base di un'indagine svolta fra 23.065 bambini di età compresa fra 6 e 17 anni, lo studio della Johns Hopkins trova che ad avere l'asma è il 12,9 per cento dei bambini di città rispetto al 10,6% dei coetanei che vivono altrove. «Una differenza già scarsa, che sfuma normalizzando i dati per etnia» riprende l'autrice, puntualizzando che sul rischio asmatico di un bambino l'indigenza della singola famiglia ha un'influenza più forte di quella del quartiere. E mentre la povertà personale spinge il rischio di asma, lo studio spiega anche le differenze etniche: i tassi di asma tra i bambini portoricani e afroamericani sono rispettivamente il 20 e 17%, per scendere all'8% tra gli asiatici, al 9 per gli altri ispanici, e al 10 nei bianchi.


FONTI:
Journal of Allergy and Clinical Immunology. 2015. Published Online: January 20, 2015 DOI: 10.1016/j.jaci.2014.11.022
doctornews33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili