(20-03-15) Come proteggere il cuore a tavola
Quanto valgono le sostanze antiossidanti nella protezione cardiovascolare? A prima vista si tratta di elementi irrinunciabili anche perché si sa che consumando regolarmente frutta e verdura si ottenie ad esempio un calo significativo del rischio di ictus ischemico. Tuttavia creare "ricette" salvacuore senza ombra di dubbio non è semplice. Secondo Damiano Rizzoni, docente presso la Clinica Medica dell'Università di Brescia, dare una risposta è estremamente complesso: "è vero che si è visto che esiste una correlazione inversa tra eventi cardiovascolari e assunzione si sostanze antiossidanti, ma è altrettanto vero che nessuno studio clinico randomizzato ha dimostrato la reale utilità degli antiossidanti nella prevenzione cardiovascolare". Probabilmente, la grande difficoltà sta nel trovare una risposta che sia valida allo stesso modo per tutti, viste le differenze genetiche che esistono tra gli individui e che influiscono sulle situazioni personali. Allo stesso modo, non bisogna confidare troppo su possibili scudi vitaminici. O meglio. Ci sono studi che dimostrano come ridotti livelli di vitamina A e C siano correlati con un maggior rischio di aterosclerosi e di infarto, ma secondo Rizzoni si tratta di dati che vengono da studi epidemiologici e non possono stabilire con certezza il ruolo protettivo della vitamina in questione.
FONTE: edott.it
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