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Le ricerche di Gerona 2005

(24-03-15) «Goccia dopo goccia si svuota il mare»: le buone pratiche che fan la differenza




12/03/2015
Quando raccontavo a mia nonna che cosa mi ronzava in testa, lei mi incoraggiava dicendo «Goccia dopo goccia si svuota il mare». Così, riconosciuto che le istituzioni debbano fare la loro parte, non faraonici incontri inconcludenti, che l’economia mondiale non deve sacrificare in nome del profitto il nostro pianeta e la nostra salute, ci siamo mai chiesti davvero cosa possiamo fare noi?
Se ci guardiamo intorno vediamo i danni causati da deforestazione, cambiamenti climatici e scomparsa della biodiversità. Spesso, però, sono i piccoli gesti quotidiani di tutti noi (senza badare a cosa fa o non il vicino per crearci un alibi) che fanno la differenza. Iniziamo dalla spesa quotidiana: usiamo il buon senso, partiamo dalla sana vecchia lista per comprare ciò che davvero ci serve. A volte i nostri carrelli sono talmente pieni che sembra temiamo l’arrivo di una terribile carestia! Cerchiamo di rifornirci da produttori locali o nei mercati sotto casa, prediligendo prodotti coltivati senza far incetta di fertilizzanti e diserbanti di sintesi. Solo così saremo certi di trovare frutta e verdura di stagione che non avrà percorso centinaia di chilometri per atterrare nel nostro cestino e contribuiremo alla diffusione di un’agricoltura pulita e rispettosa dell’ambiente. Vorrà pur dire qualcosa se i contadini non hanno sui loro banchi le fragole a gennaio.
Nei negozi prediligiamo i cibi non lavorati e privi di imballaggio, e ricordiamoci di uscire con la nostra borsa, di tela o di quel che c’è, per trasportare ciò che acquistiamo. Inoltre, ricordiamoci di tenere d’occhio il contenuto del nostro frigorifero e cerchiamo di consumare tutto prima di uscire ad acquistare altro, facendo finire quel che c’è in casa nella pattumiera: ci sono ottime ricette per creare grandi piatti partendo dagli avanzi, basti pensare ai timballi e pasticci!
E ancora, bando a un’inutile pigrizia, ricordiamoci di differenziare i nostri rifiuti. Con la plastica riciclata, ad esempio, si può dar vita a occhiali, componenti di arredo o panchine da esterno. Quando poi apriamo un rubinetto, teniamo a mente questo numero: 236. Sono i litri d’acqua che in media ogni italiano consuma in un giorno, fra i più alti d’Europa. Servono davvero i nostri tanti ma piccoli gesti da ripetere ogni giorno per migliorare la salute del nostro pianeta e di chi ci sta accanto, mostrando rispetto anche per tutti coloro che ancora soffrono di malnutrizione o non hanno accesso all’acqua potabile. Insomma, lottiamo insieme per un cibo davvero giusto, quello che risponde a tutte le nostre domande, che rispetta l’ambiente, i diritti dei produttori e il benessere di noi consumatori.
E già che siamo in argomento vi ricordo che domani (13 marzo) inizia Fa’ la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Appuntamento (fino al 15) presso i padiglioni 2 e 4 di Fieramilanocity, storico quartiere fieristico di Milano.

Fonte: Carlo Petrini
[email protected]
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