(24-03-15) Quanto pesano sulla salute i turni di notte
Lavorare di notte non è indifferente per l'organismo umano. Lo stravolgimento dei ritmi sonno-veglia può infatti avere ripercussioni pesanti, e non solo sul fronte della qualità della vita ma anche perché col tempo può inficiare il benessere degli organi. Lo prova una serie di ricerche, l'ultima delle quali (in ordine di tempo), arriva dal Centro del Sonno del Surrey ed è stata pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze Americana Pnas. Lo studio dimostra come il classico lavoro del turnista sarebbe in grado di creare problemi a livello molecolare, che sarebbero amplificati nella loro negatività dal fatto che si lavora di notte. Normalmente, infatti, il sei per cento del patrimonio genetico attivo dell'organismo umano è naturalmente "messo in azione" per indurre i suoi effetti nelle ore del giorno. Per questo, l'alterazione costante dei ritmi del sonno può diventare un fattore che altera la regolazione degli "orari" del Dna, influendo sulla naturale sincronia e, quindi, sul benessere totale del corpo. Per questo, sempre secondo la ricerca, i turnisti sarebbero a maggior rischio di squilibri ormonali, di alterazioni dell'umore, di comparsa di diabete di tipo 2, oltre che maggiormente soggetti a patologie cardiovascolari come l'infarto. Non mancano infine le ripercussioni del lavoro notturno e delle alterazioni dei ritmi circadiani sulla patologia oncologica. Secondo uno studio apparso su American Journal of Preventive Medicine la causa della maggior incidenza e dell'aumento della mortalità in questa popolazione sarebbe da ricercare nell'alterazione dei ritmi del sonno per almeno cinque anni.
Fonte: edott.it
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