(30-03-15) Occhio secco, attenzione ai farmaci
Alterazione troppo spesso sottovalutata, la sindrome dell'occhio secco va invece considerata con attenzione, specie nelle forme più gravi e invalidanti che possono dar luogo a problematiche nella funzione visiva. In questo senso la condizione, legata o a insufficiente produzione di liquido lacrimale o ad eccessiva evaporazione dello stesso (frequentemente i due meccanismi sono combinati tra loro) va comunque considerata nella pratica medica riconoscendo per tempo le situazioni di rischio. In questo senso occorre avere particolare attenzione soprattutto per gli anziani, visto che nel tempo si può verificare una progressiva atrofizzazione delle ghiandole lacrimali che quindi producono una quantità minore di lacrime, e per le donne. L'occhio secco è infatti più frequente nel gentil sesso, in particolare nelle fasi in cui si sviluppano profonde modificazioni del profilo ormonale come durante la gravidanza o nel periodo della menopausa. Sul fronte dei farmaci che possono facilitare la comparsa del quadro a carico dell'occhio il rischio va tenuto presente in caso di trattamento con ormoni, con medicinali immunosoppressori (ad esempio per patologie autoimmuni), con antidepressivi e con colliri, ma solo dopo trattamenti locali a lungo termine. Infine, da non sottovalutare la presenza del quadro a corredo di alcuni quadri patologici, come ad esempio la malattia di Sijogren e l'artrite reumatoide, l'acne rosacea e le lesioni dei nervi facciali che possono bloccare l'azione dei muscoli palpebrali aumentano i rischi.
Fonte: edott.it
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