(25-04-15) Diabete gestazionale, uso di glibenclamide si associa a rischio di danno neonatale
La gliburide, una sulfanilurea nota anche come glibenclamide sempre più usata nel trattamento del diabete in gravidanza, si associa a un maggior rischio neonatale di ricovero in terapia intensiva per distress respiratorio, ipoglicemia, macrosomia e traumi da parto rispetto a quello osservato nei bambini nati da donne trattate con insulina. Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato su Jama pediatrics, prima autrice Wendy Camelo Castillo dell'Università del Maryland a Baltimora. «La prevalenza di diabete gestazionale negli Stati Uniti è più che raddoppiata in 20 anni e, dato l'uso sempre maggiore della glibenclamide nell'ultimo decennio, serve un approfondimento sulla sicurezza e l'efficacia del farmaco» esordisce la ricercatrice, sottolineando l'attuale scarsità dei dati che riguardano sugli effetti avversi neonatali del trattamento con gliburide. Partendo da questi presupposti gli autori hanno stimato il rischio di esiti avversi neonatali in donne con diabete gestazionale trattate con glibenclamide o insulina usando i dati di un'assicurazione su base nazionale dal 2000 al 2011. «Su 110.879 casi di diabete gestazionale, l'8,3% delle gestanti è stata curata con la sulfanilurea o l'insulina» spiegano gli autori, aggiungendo che l'uso di gliburide nella coorte di studio è aumentato dall'8,5% nel 2000 al 64,4% nel 2011. E dai risultati emerge che rispetto al gruppo trattato con insulina, i neonati partoriti da madri curate con l'antidiabetico orale avevano un rischio più alto del 41% di ricovero in terapia intensiva, del 63% di insufficienza respiratoria, del 40% di ipoglicemia, del 35% di lesioni da parto e del 43% di macrosomia per l'età gestazionale. E in un editoriale Richard Holtdell'Università di Southampton in Inghilterra, commenta: «Lo studio aggiunge un tassello al dibattito in corso, aumentando di fatto le preoccupazioni circa l'uso di gliburide nel diabete gestazionale. Data la sua importanza, l'argomento richiede ulteriori studi, diretti anche a stabilire quali gestanti diabetiche hanno maggiori probabilità di ricevere più benefici, o magari meno danni, con l'uso di glibenclamide».
FONTI:
JAMA Pediatr. 2015. doi:10.1001/jamapediatrics.2015.74
JAMA Pediatr. 2015. doi:10.1001/jamapediatrics.2015.144
doctornews33
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione