(07-05-15) Fumo passivo minaccia la salute cardiovascolare dei figli in età adulta
I bambini esposti al fumo dei genitori possono avere un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiache in età adulta rispetto ai figli di genitori che non fumano, secondo le conclusioni di uno studio pubblicato su Circulation, la rivista ufficiale dell'American heart association. «Questi risultati aggiungono un elemento di estrema rilevanza alla crescente evidenza che l'esposizione al fumo di mamma e papà ha un effetto duraturo sulla salute cardiovascolare dei bambini una volta diventati adulti» esordisce Costan Magnussen, professore associato di epidemiologia cardiovascolare al Research centre of applied and preventive cardiovascular medicine dell'Università di Turku in Finlandia, spiegando che da tempo si sa che i bambini esposti al fumo passivo hanno una salute cardiovascolare più scadente dei non esposti. E per avere un quadro più chiaro sui danni a lungo termine del fumo passivo sui figli dei fumatori, i ricercatori hanno seguito nel tempo i partecipanti al Cardiovascular risk in young Finns study, un trial di coorte osservazionale sul lungo periodo, circa 25 anni di follow-up, cui hanno preso parte anche bambini esposti al fumo passivo dei genitori durante l'infanzia nel 1980 e nel 1983. Gli autori dell'articolo hanno misurato un biomarcatore di esposizione oggettiva al fumo passivo, la cotinina sierica, dosata da campioni di siero congelati e conservati fin dall'infanzia negli anni ottanta, raccogliendo anche i dati relativi all'ecografia carotidea eseguita in età adulta nel 2001 e nel 2007 per verificare la presenza e le dimensioni della placca aterosclerotica come espressione di danno cardiovascolare. E dai risultati ottenuti emerge che la percentuale di bambini con livelli di cotinina non rilevabili era maggiore nelle famiglie in cui nessuno dei genitori fumava, ossia l'84% del totale. Viceversa, i bambini con cotinina non rilevabile erano meno numerosi se a fumare era solo un genitore (62%) e la percentuale scendeva a 43% nei nuclei familiari con mamma e papà fumatori. «Indipendentemente da altri fattori, il rischio di sviluppare placche carotidee in età adulta era più alto nei bambini esposti a uno o due genitori fumatori rispetto ai figli di genitori che non fumavano» riprende Magnussen, sottolineando che il rischio restava elevato anche se i genitori limitavano l'esposizione al fumo dei propri figli. In particolare, rispetto al gruppo di controllo, il rischio di placche carotidee era quasi due volte maggiore nei bambini i cui genitori cercavano di fumare lontano dai figli, e quattro volte superiore nei bambini i cui genitori non limitavano l'esposizione dei figli al fumo passivo. «Anche se non è possibile stabilire con certezza che la cotinina rilevabile nel sangue dei partecipanti allo studio fosse il risultato dell'esposizione diretta al fumo passivo dei genitori, sappiamo comunque che la fonte primaria di fumo passivo in un bambino si verifica a casa» puntualizza l'autore, aggiungendo che, al di là dell'ovvia raccomandazione di non fumare, per garantire la salute cardiovascolare a lungo termine dei figli, i genitori che fumano dovrebbero ridurre al minimo l'esposizione al fumo passivo. «E questo significa non fumare mai a casa e in auto. E quando si fuma, farlo lontano dai figli» conclude Magnussen.
Fonti:
Circulation. 2015 Mar 23. pii: CIRCULATIONAHA.114.013485
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