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Le ricerche di Gerona 2005

(13-05-15) Disturbi spettro autistico, i sintomi gastrointestinali sono più frequenti






Secondo uno studio pubblicato su Jama psychiatry, i sintomi gastrointestinali riferiti nei primi tre anni di vita dalle mamme di bambini autistici sono più comuni e persistono più a lungo di quelli riportati dalle madri di bambini con sviluppo normale o ritardato. «I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da problemi di comunicazione e interazione sociale, così come da comportamenti ripetitivi e stereotipati» spiega Michaeline Bresnahan della Columbia university di New York, aggiungendo che molte condizioni mediche e psichiatriche si associano spesso ai disturbi dello spettro autistico e tra le più comuni ci sono i disturbi gastrointestinali. Per valutarne l'effettiva prevalenza nei primi tre anni di vita i ricercatori hanno analizzato i dati di un ampio studio norvegese materno-infantile, suddividendo i pazienti in tre gruppi: 195 bambini con disturbi dello spettro autistico; 4.636 bambini con ritardo nello sviluppo linguistico o motorio; 40.295 bambini con sviluppo tipico. Il riscontro di sintomi gastrointestinali, ovvero costipazione, diarrea e allergia o intolleranza alimentare, si basava sulle segnalazioni delle mamme. E a conti fatti gli autori hanno scoperto che rispetto ai bambini con sviluppo tipico, i coetanei con disturbi dello spettro autistico avevano maggiori probabilità che le mamme segnalassero costipazione e allergie o intolleranze dal sesto al 18mo mese di età, e diarrea, stipsi e allergie o intolleranze dal 18mo al 36mo mese. Inoltre, le madri di bambini con disturbi dello spettro autistico avevano probabilità più che doppie di riferire almeno un sintomo gastrointestinale nelle diverse fasce di età rispetto alle madri di bambini con sviluppo tipico o ritardato. «Anche se i sintomi gastrointestinali sono comuni nella prima infanzia, i pediatri dovrebbero tenere presente che i bambini con disturbi dello spettro autistico possono sperimentare tali sintomi con maggiore frequenza e persistenza nei primi tre anni di vita rispetto ai bambini con sviluppo tipico o ritardato» concludono i ricercatori, aggiungendo che la presenza di un disturbo dello spettro autistico potrebbe aumentare il rischio di sottodiagnosi dei sintomi gastrointestinali, e che il loro trattamento potrebbe migliorare i comportamenti difficili dei piccoli pazienti.

FONTI:
JAMA Psychiatry 2015. doi:10.1001/jamapsychiatry.2014.3034
doctornews33

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