(16-05-15) Studiare gli occhi per affrontare le patologie neurodegenerative
Ci sono casi in cui potenziali svolte nella ricerca di nuove cure per patologie in cerca di soluzione vengono quasi per caso. Non sappiamo se sarà così per le intuizioni che vedono protagonista una giovane ricercatrice napoletana, Alessia Indrieno, che ipotizza un rapporto tra una rarissima malattia oculare e le patologie degenerative come l'Alzheimer o il Parkinson. Certo è che l'ipotesi di lavoro è affascinante, tanto da aver fatto finanziare gli studi della giovane dalla Fondazione Veronesi. La patologia oftalmologica sotto esame si chiama microftalmia con lesioni cutanee lineari (sindrome Mls). E' caratterizzata da alterazioni del bulbo oculare che si associano a lesione della pelle. Il meccanismo attraverso cui si verifica è legato ad alterazioni mitocondriali che entrano in gioco anche nei meccanismi patogenetici di altre patologie. In pratica, quindi, gli studi della giovane scienziata partenopea potrebbero diventare un'arma in grado di portare ad agire su nuovi meccanismi potenzialmente efficaci per affrontare in modo innovativo le patologie neurologiche. In particolare, l'attenzione della studiosa si concentra sui microRna coinvolti nella risposta allo stress cellulare. Esisterebbe infatti un microRna in grado di preservare i neuroni dalla morte cellulare legata ad un meccanismo specifico a livello dei mitocondri. Ora si punta a testare l'ipotesi negli animali da esperimento. In futuro, forse, da queste osservazioni potrebbe nascere un nuovo farmaco in grado di aiutarci a combattere la neurodegenerazione.
FONTE: edott.it
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