(19-05-15) Le e-cig non aiutano chi fuma ad astenersi dalle sigarette
La diffusione delle sigarette elettroniche ha portato ad accesi dibattiti tra chi ne mette in dubbio la sicurezza e chi, viceversa, sostiene che le e-cig sono un utile strumento per arrivare all'astensione dalle vere sigarette. Ma uno studio pubblicato sull'American journal of public health dà ragione ai detrattori: i ricercatori della University of California San Diego school of medicine hanno scoperto che i fumatori che usano le sigarette a batteria hanno il 49% di probabilità in meno di ridurre il consumo di sigarette vere e il 59% in meno di smettere di fumare rispetto ai fumatori che non hanno mai usato e-cig. Allo studio di coorte hanno preso parte 1.000 fumatori residenti in California e osservati per dodici mesi. «Partendo dall'idea che le sigarette elettroniche potessero servire a smettere di fumare, abbiamo ipotizzato che i fumatori che ne fanno uso avessero maggiore facilità a raggiungere l'astensione o quantomeno diminuire il fumo vero» esordisceWael Al-Delaimy, coautore dello studio e direttore della Division of global public health a San Diego, spiegando che i dati raccolti dimostrano il contrario. «Servono ulteriori studi per capire il perché di questo effetto» riprender il ricercatore, ipotizzando un ruolo negativo della nicotina vaporizzata dalle sigarette a batteria. Anche se le e-cig non contengono tabacco, gli utenti, conosciuti colloquialmente come svapatori o vapers in inglese, assorbono in una boccata di vapore una miscela di composti organici volatili, metalli pesanti e particelle ultrafini immerse in un aereosol di nicotina, che ostacola la disassuefazione. Al-Delaimy ritiene che lo studio contribuirà ad allertare la Us food and drug administration e altri enti regolatori sul profilo d'uso delle e-cig tra i fumatori, servendo magari da spunto per linee guida sulla loro sicurezza e utilità. Anche perché lo scorso gennaio il California Department of public health (Cdph) ha pubblicato un documento sui rischi per la salute derivati dalla commercializzazione, dalla vendita e dall'uso delle sigarette elettroniche. «C'è un sacco di disinformazione sulle e-cig» sostiene il direttore del Cdph Ron Chapman. «Ecco perché, come ufficiale sanitario dello stato, consiglio ai californiani di evitarne l'uso, tenendole lontane dai ragazzi di tutte le età».
Fonti:
Am J Public Health. 2015 Apr 16:e1-e7. doi: 10.2105/AJPH.2014.302482
doctornews33
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