(22-05-15) Chirurgia della cataratta: i test preoperatori sono inutili e costosi
Più di metà degli assistiti Medicare sottoposti a chirurgia della cataratta subiscono inutili test preoperatori di routine, nonostante ripetute dimostrazioni che tali esami sono solitamente privi di benefici e aumentano i costi sanitari. Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato sul New England journal of medicine e coordinato da Catherine Chen, professore associato di chirurgia alla Harvard medical school di Boston. «Per oltre un decennio le linee guida pubblicate da diverse associazioni mediche nazionali si sono espresse contro gli esami preoperatori nei pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta, data la forte evidenza che tali test non diminuiscono le complicazioni né migliorano i risultati dell'intervento» spiega la ricercatrice, aggiungendo che in questo settore i costi di assistenza sanitaria possono essere ridotti senza compromettere la qualità delle cure. La chirurgia della cataratta è l'intervento in elezione più comune tra i pazienti Medicare, con 1,7 milioni di operazioni l'anno destinate a crescere entro il 2030 fino a 4,4 milioni. Dato il basso rischio, oltre l'80% delle procedure vengono effettuate da un oculista in ambito ambulatoriale e in anestesia locale somministrata mediante un collirio. Nello studio, i ricercatori hanno esaminato 441.000 pazienti Medicare sottoposti nel 2011 a chirurgia della cataratta nel 2011, allo scopo di calcolare frequenza e costo dei test di routine preoperatoria, così come il numero di visite ambulatoriali fatte da medici non oftalmologi un mese prima dell'intervento. «Gli esami preoperatori erano l'emocromo, la biochimica di base, l'esame completo, delle urine, l'elettrocardiogramma e altri test comunemente eseguiti nei pazienti anziani in previsione di un intervento chirurgico programmato» sottolineano gli autori. I risultati? Oltre 798.000 test sono stati effettuati il mese prima dell'intervento con una spesa di circa 16 milioni di dollari, mentre le visite preoperatorie sono state più di 308.000 e sono costate 28,3 milioni dollari. «Spero che questo studio saprà incoraggiare i medici ad allineare le verifiche preoperatorie alle correnti linee guida di loro iniziativa prima di un intervento esterno» conclude Chen.
FONTI:
N Engl J Med 2015. doi: 10.1056/NEJMsa1410846
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