(29-05-15) La depressione alimenta l'obesità
La comparsa di sintomi depressivi, associata con l'obesità nel corso della vita, resta un argomento ancora poco studiato. In proposito, l’età, il comportamento alimentare e il contesto sociale sono determinanti.
In sintesi
In un progetto di sorveglianza condotto nella città di Pittsburgh (USA) sono stai reclutati gli adulti di famiglie afro-americane a basso reddito in quartieri in cui la qualità della dieta è scarsa per il basso reddito delle famiglie residenti e la scarsa disponibilità di negozi. Si è così dimostrato che la depressione, in questo campione di popolazione, era un efficace e significativo fattore predittivo, sia della qualità degli alimenti, sia delle variazioni del BMI; il punteggio più elevato della sintomatologia depressiva è stato associato con punteggi minori in termini di qualità alimentare e con valori più elevati del BMI.
Questi risultati, secondo gli autori, dimostrano che la sintomatologia depressiva è significativamente associata a esiti legati al peso e suggerisce che la comprensione del rischio di depressione dovrebbe essere maggiormente approfondita. Inoltre l'associazione tra sintomatologia depressiva e BMI elevato in questo contesto sociale suggerisce l’opportunità di sostenere le fasce di popolazione più deboli anche allo scopo di migliorare la loro salute mentale. In un altro studio statunitense, condotto in collaborazione tra ricercatori di Chicago, New York, e Minneapolis sono stati esaminati i fattori comportamentali coinvolti nell’associazione tra il sovrappeso e i sintomi depressivi degli adulti e degli adolescenti.
Una coorte di donne già partecipanti al Project EAT (n = 1035) è stata seguita per oltre 10 anni riportando le variazioni del peso, dei consumi e dei comportamenti alimentari nell’età dell’adolescenza. E in questa coorte il binge eating potrebbe essere una spiegazione del sovrappeso fra le femmine depresse, suggerendo che il riconoscimento e il trattamento di disordini alimentari psicogeni caratteristici della fase adolescenziale potrebbe aiutare a prevenire il sovrappeso dell’età adulta. Nella pratica clinica l’andamento del peso nel corso della vita dei soggetti che tendono all’eccesso di peso è sicuramente legato a fattori comportamentali, emozionali e psicologici. E l’obesità dell’adulto è quasi sempre il risultato di un vissuto difficile tra periodi di relativa sicurezza economica e d’indigenza, di euforia e di depressione.
Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25769748
J Acad Nutr Diet. 2015 Mar 6. pii: S2212-2672(15)00002-7. doi: 10.1016/j.jand.2015.01.001. [Epub ahead of print]
Associations between Depressive Symptomatology, Diet, and Body Mass Index among Participants in the Supplemental Nutrition Assistance Program.
Int J Obes (Lond). 2015 Feb 2. doi: 10.1038/ijo.2015.6. [Epub ahead of print]
Mediators involved in the relation between depressive symptoms and weight status in female adolescents and young adults.
Goldschmidt AB1, Wall MM2, Choo TH2, Larson NI3, Neumark-Sztainer D3.
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