Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(01-06-15) Cancro mammella. Allattamento al seno riduce rischi e recidive


In uno studio statunitense, l’allattamento al seno ha dimostrato di essere associato a un rischio ridotto di sviluppare il cancro mammario attraverso meccanismi ormonali.

(Reuters Health) – L’allattamento al seno può favorire una migliore prognosi e una sopravvivenza più lunga a pazienti affette da alcuni sottotipi di cancro al seno. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Divisione di Ricerca del Kaiser Permanente Northern California di Oakland (USA), condotto da Marilyn L. Kwan e pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute. “Le evidenze del nostro studio - ha detto la dottoressa Kwan - ffrono un nuovo motivo di riflessione alle neo-mamme circa la decisione di allattare o meno al seno”. Il gruppo di ricerca ha preso in esame 1.636 donne sopravvissute a un cancro al seno, provenienti da due coorti prospettiche, usando il gene PAM50 per misurare l’espressione genica e quindi identificare i sottoitipi di tumore intrinseco (luminal A, luminal B, fattore di crescita epidermico arricchito di due recettori, o basal-like).

Successivamente, sono state raccolte le storie di allattamento al seno attraverso dei questionari. La raccolta dei dati clinici – osservati per un follow-up medio di 9 anni - ha evidenziato 383 recidive e 290 morti per cancro al seno. Attraverso la regressione logistica polinomiale, i ricercatori sono riusciti a misurare l’Odds Ratio fra l’allattamento e il sottotipo di tumore. Le pazienti con tumori basal-like mediamente avevano allattato meno delle pazienti con tumore luminal A (OR=0.56); queste ultime avevano una prognosi migliore per quattro sottotipi molecolari. In tutte le pazienti, l’allattamento è risultato associato a un minore rischio di recidive (HR=0.70), in particolare se questa pratica era stata protratta per sei mesi o più (HR=0.63, P for trend=0.01).

L’associazione fra cancro al seno e morte era simile. Nel gruppo delle donne con il sottotipo luminal A, ogni storia di allattamento era associata a un diminuito rischio di recidiva (HR=0.52) e morte per cancro al seno (HR=0.52), mentre non sono state riscontrate significative associazioni per gli altri sottotipi. “Gli effetti sembrano limitati ai tumori con bassa proliferazione dell’espressione genica - hanno commentato i ricercatori -. L’allattamento al seno ha comunque dimostrato di essere associato a un rischio ridotto di sviluppare il cancro al seno attraverso meccanismi ormonali”.

Fonte: Journal of the National Cancer Institute, 2015
Lorraine L. Janeczko
Quotidianosanità.it

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili