(24-06-15) Pressione alta, un killer davvero silenzioso
Le cifre parlano chiaro: in Italia ci sarebbero poco meno di diciotto milioni di persone ipertese, più o meno un adulto su tre. Addirittura, una persona su due dopo la fatidica soglia dei 65 anni ha valori pressori superiori alla norma. Quando però si vanno a valutare i risultati degli screening ci si accorge che pur rappresentando l'ipertensione un fenomeno in costante crescita anche in età più giovanili e la prima causa di infarto, ictus e scompenso, la gente non la conosce. Per questo, oggi molti ipertesi non sanno di esserlo. A lanciare un appello perché le persone siano più attente alla pressione arteriosa è la Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa (Siia), che propone alcune semplici regole per arrivare almeno ad avere coscienza di questo fattore di rischio. Dai 30-40 anni occorre iniziare a rilevare i valori pressori almeno una volta l'anno, ovviamente dal medico. Senza dimenticare che l'autorilevazione è ormai una misura valida, a basso costo, tanto che gli esperti consigliano di mantenere a disposizione in ogni abitazione uno strumento per la misurazione. E se si scopre che la pressione è troppo elevata? Semplice. Bisogna parlarne con il medico per valutare la necessitò di un'eventuale terapia, ma soprattutto occorre cambiare le cattive abitudini: alimentazione sana, poco sale, attività fisica regolare consentono di mantenere a livelli più bassi i valori pressori.
Fonte: edott.it
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