(30-06-15) Un’integrazione probiotica precoce potrebbe ridurre (forse, persino azzerare) il rischio di disturbi neuropsichiatrici.
Angelo June 15, 2015 Un’integrazione probiotica precoce potrebbe ridurre (forse, persino azzerare) il rischio di disturbi neuropsichiatrici.2015-06-15T09:27:15+00:00 Nutrizione, Pillole, Salute
Adattamento: Angelo
Evidenze sperimentali recenti suggeriscono che il microbiota intestinale potrebbe persino alterare la funzione del sistema nervoso, il che fornirebbe nuove informazioni sul meccanismo d’innesco dei disturbi neuropsichiatrici.
Metodi:
Settantacinque bambini sono stati randomizzati integrando Lactobacillus rhamnosus oppure un placebo durante i primi 6 mesi di vita. Poi sono stati seguiti per 13 anni senza altri interventi dietetici od integrativi. Il microbiota intestinale è stata analizzato all’età di 3 settimane, 3, 6, 12, 18, 24 mesi ed, infine a 13 anni con particolari analisi di laboratorio.
Le diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e la sindrome di Asperger (AS) (ndr. una patologia legata allo spettro autistico) sono state eseguite da un neurologo o uno psichiatra infantile e si sono basate su criteri diagnostici codificati dal ICD-10.
Risultati:
All’età di 13 anni, l’ADHD o l’Asperger è stata diagnosticata in 6 su 35 (il 17,1%) dei bambini del gruppo placebo ed a nessuno nel gruppo probiotico (P = 0,008).
I media (SD) il numero dei batteri della specie Bifidobacterium nelle feci durante i primi 6 mesi di vita erano inferiori nei bambini che poi hanno avuto problemi affetti rispetto al gurro “sano”: 8.26 (1.24) log cells/g VS. 9.12 (0.64) log cells/g; P = 0.03.
Conclusione:
La supplementazione con probiotici nei primi anni di vita può ridurre il rischio di sviluppo di disturbi neuropsichiatrici col proseguo dell’infanzia con possibili meccanismi che potrebbero non comprendere solo la composizione della flora intestinale.
Riferimento:
Pediatric Research (2015) 77, 823–828 doi:10.1038/pr.2015.51
A possible link between early probiotic intervention and the risk of neuropsychiatric disorders later in childhood: a randomized trial
Anna Pärtty, Marko Kalliomäki, Pirjo Wacklin, Seppo Salminen & Erika Isolauri
Link: http://www.nature.com/pr/journal/v77/n6/abs/pr201551a.html
FONTE: evolutamente.it
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