(07-07-15) L’impatto pesante della steatosi non alcolica
La steatosi, caratterizzata dallo sviluppo di tessuto adiposo nel parenchima epatico, come si sa può essere una via "preferenziale" per lo sviluppo della cirrosi. Ma a differenza di quanto si pensa, in molti casi la steatoepatite non sarebbe da correlare all'assunzione cronica di alcolici, quanto piuttosto alle abitudini dietetiche cronicamente errate. Basti pensare a quanto emerge dalle indagini condotte negli Usa: da tre a cinque adulti su dieci soffrirebbe di steatosi metabolica, ovvero sarebbe potenzialmente sulla via della steatoepatite (pur se la statosi è potenzialmente reversibile) che apre la strada alla cirrosi. Si cominciano comunque a definire anche i fattori di rischio dietetici per questa condizione. Ad esempio, l'assunzione di bibite zuccherate insieme ad un'alimentazione errata sarebbe un fattore di rischio da non sottovalutare per questo quadro. Secondo una ricerca apparsa su Journal of Hepatology, ad esempio, chi consuma ogni giorno bevande zuccherate presenta il 55 per cento di possibilità in più di sviluppare la steatosi metabolica. Sia chiaro: si tratta solo di un possibile fattore di rischio e come tale va inquadrato. Ma è certo che con l'aumento di abitudini alimentari poco sane e soprattutto con la crescita del peso corporeo anche i pericoli per le alterazioni del fegato sono destinati ad aumentare.
FONTE: edott.it
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