(11-07-15) Testosterone e prostata, nuovo studio
Si riapre il dibattito sul ruolo dell''eccesso di testosterone nella genesi dell'ipertrofia prostatica benigna. Ad aggiungere nuove conoscenze sul tema è una ricerca dell'Università della California pubblicata su Journal of Gerontology. Lo studio ha reso in esame una popolazione indigena della Bolivia, andando a valutare la prevalenza dell'ipertrofia prostatica benigna in circa 350 adulti. Il rapporto con l'ormone, stando all'analisi, appare molto stretto. In pratica non sono stati osservati casi particolarmente significativi di ingrandimento del volume prostatico e gli Tsimane (questo il nome della tribù) hanno mediamente avuto valori molto bassi di testosterone nel sangue per tutto il corso della vita. D'altro canto, ad incrementi ancora poco significativi dei livelli di testosterone ematico ha corrisposto un aumento del volume ghiandolare. Mediamente, sempre secondo lo studio, i valori di testosterone nella popolazione studiata sono apparsi di circa il 30 per cento inferiori a quelli riscontrati nei pari età americani. Colpisce anche un altro dato: le malattie tipiche delle popolazione più avanzate, come diabete, cardiopatie, sindrome metabolica, obesità e ipertensione sono risultate molto più basse tra gli Tsimane.
FONTE: edott.it
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