(15-07-15) Cuore e depressione, un rapporto stretto
Lo scompenso cardiaco, si sa, rappresenta una delle emergenze epidemiologiche più significative sul fronte della cardiologia, visto anche il progressivo incremento dell'età media della popolazione e l'elevato numero di anziani che vivono in Italia. Oggi la scienza dimostra che tra i fattori di rischio per la mortalità legata a questo quadro patologico si inserisce anche il male oscuro: in base ai risultati di uno studio coordinato all'Imperial College di Londra e presentato al Congresso Europeo di Cardiologia, infatti, soffrire di una forma depressiva medio-grave quintuplica il rischio di morte entro dodici mesi per la patologia cardiaca. Le difficoltà, insomma, possono avere un ruolo nel rendere ancora più fragili i malati e la depressione può davvero rappresentare un elemento da non sottovalutare nell'approccio globale al cardiopatico cronico grave, anche e soprattutto come indice di potenziale rischio per il paziente. Se è vero infatti che gli specialisti inglesi non indicano i classici antidepressivi come possibile rimedio per contrastare il quadro, è altrettanto innegabile che l'individuazione dei casi di patologia depressiva, con un approccio mirato al quadro, potrebbe influire positivamente sulla mortalità cardiovascolare.
FONTE: edott.it
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione