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Le ricerche di Gerona 2005

(16-07-15) In peri-menopausa il sonno è disturbato da fluttuazioni ormonali





I disturbi del sonno sono più frequenti nelle prime fasi della menopausa, secondo uno studio pubblicato sul Journal of clinical endocrinology & metabolism. «Nei primi momenti della peri-menopausa, ossia della transizione fra ciclo mestruale regolare e assenza di mestruazioni, le donne possono avere flussi irregolari a causa delle fluttuazioni ormonali» spiegaFiona Baker dell'Univeristà di Witwatersrand a Johannesburg in South Africa e coautrice dell'articolo, che assieme ai colleghi ha verificato la correlazione tra disturbi del sonno e livelli ormonali durante le fasi luteale e follicolare del ciclo mestruale. «Abbiamo scoperto che le donne in peri-menopausa hanno più disturbi del sonno durante la fase luteale precoce rispetto a quella follicolare tardiva» precisa la ricercatrice. Per giungere a queste conclusioni gli autori hanno esaminato i modelli di sonno in 20 donne in peri-menopausa, undici delle quali lamentavano disturbi del sonno almeno tre volte a settimana. Tutte le partecipanti hanno dormito in un laboratorio del sonno per due volte: la prima nei giorni precedenti l'inizio del periodo mestruale e l'altra diversi giorni dopo. Un elettroencefalogramma è stato usato per valutare l'attività elettrica cerebrale durante il riposo notturno, e ogni donna ha completato un'intervista centrata sulla qualità del sonno nel mese precedente alle analisi di laboratorio, sottoponendosi anche un esame del sangue per misurare i livelli ormonali. Al termine dello studio i ricercatori hanno scoperto che le partecipanti avevano il sonno maggiormente disturbato nei giorni precedenti l'inizio del ciclo mestruale, quando i livelli di progesterone erano più alti. Le donne, inoltre, in fase luteale precoce si svegliavano più spesso e avevano una maggior frequenza di microrisvegli della durata di 3-15 secondi, gli arousal, rispetto alla più tardiva fase follicolare. «Al contrario, nelle donne giovani con flussi regolari il sonno tende a essere stabile durante tutto il ciclo» riprende Baker, sottolineando che la variabilità ormonale è solo un aspetto del quadro generale in termini di qualità del sonno nelle donne di mezz'età. «Questi dati aprono la strada a una migliore comprensione dei meccanismi alla base dei disturbi del sonno all'arrivo della menopausa, e possono contribuire a migliorare le strategie di gestione dei sintomi» conclude Baker.

FONTI:
J Clin Endocrinol Metab. 2015. doi: 10.1210/jc.2014-3892
doctornews33

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