(08-11-06) Scoperta la cellula
Dai ricercatori italiani: una cura naturale
contro l'intolleranza al glutine
di DANIELE DIENA
Per la prima volta s'intravede la possibilit? d'una cura alternativa alla dieta senza glutine cui ? costretto a vita chi soffre di celiachia, una delle pi? diffuse intolleranze alimentari. Questo grazie a un meccanismo d'autodifesa, scoperto nell'intestino, che contrasta l'azione infiammatoria autoimmune determinata dal glutine. Il sistema immunitario, in risposta all'ingestione del glutine, aggredisce l'intestino provocando la malattia, ma produce anche una seconda categoria di cellule "buone" aventi il compito di sconfiggere quelle "cattive". Ora si tratta di mettere a punto un farmaco che potenzi quest'azione di autodifesa al punto da bloccare le sostanze "cattive": in laboratorio si ? gi? visto che ci? ? possibile.
La scoperta, che apre una prospettiva terapeutica per una malattia un tempo infantile e oggi diagnosticata sempre pi? spesso nell'et? adulta tra i 20 e i 40 anni con un'incidenza stimabile, secondo un recente screening dell'ateneo di Ancona, di 1 caso ogni 184 italiani, ? firmata "made in Italy" sull'ultimo numero della rivista The Journal of Immunology. Gli autori sono un pool di ricercatori che fa capo all'Istituto di Scienze dell'alimentazione del Cnr, l'Istituto Telethon dell'ospedale San Raffaele di Milano, la Gastroenterologia dell'ospedale Moscati di Avellino e il dipartimento di Pediatria dell'ateneo Federico II di Napoli.
"Sappiamo che nell'intestino celiaco ci sono cellule linfocitarie che in seguito al contatto con la gliadina, maggior costituente del glutine, producono sostanze infiammatorie quali l'interferone-gamma", spiega il professor Gaetano Iaquinto, direttore della Gastroenterologioa dell'ospedale Moscati. L'attivazione di questi anticorpi innesca la malattia con una catena di reazioni che conducono all'atrofia della mucosa intestinale e che possono coinvolgere altri organi.
"Abbiamo visto che nell'intestino celiaco sono presenti linfociti con attivit? regolatoria, anch'essi reattivi al glutine, ma che producono sostanze anti-infiammatorie, quali l'interleuchina 10 - dice ancora Iaquinto - Coltivate in laboratorio le due popolazioni di linfociti reattivi al glutine, si ? visto che mettendo a contatto le cellule infiammatorie con le regolatorie, in rapporto di 1 a 1, la proliferazione indotta dal glutine dei linfociti patogenetici viene bloccata". ? stata la conferma che si era presa la strada giusta.
Ora si tratta di compiere il passo successivo, quello della cura. "Stiamo cercando di potenziare in vitro l'attivit? delle cellule regolatorie con l'immissione di interleuchina-10. come ha dimostrato la professoressa Roncarolo in studi precedenti, l'interleuchina-10 oltre ad avere effetti anti-infiammatori, ? un importante fattore di crescita per le cellule regolatorie", dice ancora Iaquinto. Per somministrare l'interleuchina si pensa a capsule che oltrepassino lo stomaco per essere degradate solo a contatto con la mucosa del piccolo intestino. Il resto tocca alle multinazionali farmaceutiche con cui sono in corso contatti e, tempo due anni, potrebbe partire la sperimentazione clinica".
Fonte: La Repubblica.it
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