(03-09-15) L'obesità peggiora la prognosi del cancro prostatico

Negli uomini obesi o sovrappeso la radioterapia del cancro prostatico può essere meno efficace rispetto a quanto si osserva nei coetanei normopeso, secondo le conclusioni di uno studio coordinato da Eric Horwitz, direttore del Servizio di radioterapia oncologica al Fox Chase cancer center di Philadelphia, e appena pubblicato sulla rivisita Cancer. «I tassi di recidiva, la mortalità correlata al tumore e quella per tutte le cause sono risultati maggiori tra i malati di cancro prostatico in eccesso ponderale che hanno preso parte allo studio» esordisce il ricercatore, sottolineando che il principale responsabile non sembra essere il peso di per sé, ma uno o più fattori associati che riducono l'efficacia del trattamento. In altri termini, essere obesi o sovrappeso si associa a un tasso di recidiva del 3% più alto e a un 7% di probabilità in più di metastasi a distanza, nonché a una mortalità generale e tumore-specifica aumentate rispettivamente del 5% e del 15%. Lo studio ha coinvolto 1.442 uomini, età media 68 anni, trattati con radioterapia per carcinoma prostatico localizzato tra il 2001 e il 2010 e seguiti in media per quattro anni. E i risultati hanno dimostrato che, anche usando gli schemi di radioterapia più moderni e avanzati con immagini migliori e dosi più elevate, la prognosi tra i malati obesi è peggiore rispetto a quella di chi invece è normopeso. «Esistono diverse teorie per spiegare le differenze prognostiche osservate tra i malati di cancro prostatico di peso normale o in eccesso ponderale, tra cui una progressione più rapida dovuta alla minore efficacia dei trattamenti, e in particolare della radioterapia» sostengono gli autori, osservando che questi risultati confermano quanto già emerso da ricerche precedenti, ovvero che l'obesità sembra essere associata a una forma più aggressiva di cancro prostatico. «Il prossimo passo sarà quello di verificare se un appropriato calo ponderale dei pazienti obesi durante il trattamento del tumore alla prostata sia in grado di migliorarne la prognosi» conclude Horwitz.

FONTI:
Cancer. 2015 May 29. doi: 10.1002/cncr.29472
doctornews33

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