(10-09-15) Diabete mellito: oltre alle cellule beta, coinvolte anche le cellule delta pancreatiche

Oltre  alla degenerazione delle  cellule  beta pancreatiche, nei pazienti diabetici si verifica un danno anche alle cellule delta. Ecco, in sintesi, i risultati di uno studio pubblicato su Diabetologia e frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca coordinato da Franco Folliall'Università del Texas e i colleghi diretti da Carla Perego dell'Università Statale di Milano e da Stefano La Rosa all'Ospedale di Circolo di Varese. Gli autori si sono focalizzati sulle isole del Langerhans, una piccola popolazione di cellule endocrine presenti nel pancreas ed essenziali per il controllo della glicemia. È noto da tempo che lo sviluppo del diabete di tipo 2 dipende dal progressivo malfunzionamento seguito dalla morte delle cellule beta pancreatiche, responsabili  della  sintesi e del rilascio di insulina.  Ma per la prima volta gli autori dell'articolo chiamano in causa le cellule delta pancreatiche secernenti somatostatina, un ormone con funzione regolatoria della secrezione di insulina e glucagone nelle isole di Langerhans. Utilizzando un approccio morfologico e biochimico, il team di ricerca ha osservato che le modificazioni funzionali delle isole durante la progressione del diabete sono correlabili a una riduzione della massa delle cellule delta pancreatiche, oltre a quella delle cellule beta. E da successive analisi immunoistochimiche emerge l'esistenza di processi degenerativi nelle cellule delta pancreatiche di babbuini diabetici deceduti per cause naturali. I babbuini, in quanto primati, non solo hanno caratteristiche fisiologiche simili all'uomo, ma sono anche in grado di ammalarsi di patologie comuni nel genere umano, tra cui il diabete di tipo 2. «Crediamo che questi risultati siano particolarmente significativi, in quanto si focalizzano per la prima volta su una piccola popolazione di cellule, quelle delta pancreatiche, il cui ruolo nella patologia del pancreas è ancora in gran parte da esplorare» commenta Carla  Perego del Laboratorio di fisiologia cellulare del Dipartimento di scienze farmacologiche e biomolecolari dell'Università statale di Milano. 

FONTI:
Diabetologia 2015. doi: 10.1007/s00125-015-3625-5
doctornews33

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