(13-09-15) Troppe risonanze, l’allarme dei radiologi
Mentre nelle file della politica si punta su una maggior appropriatezza diagnostica per ridurre i costi della sanità, una sorta di "mea culpa" sull'uso improprio delle risorse diagnostiche arriva dal sindacato nazionale radiologi. Secondo il coordinatore del sindacato Corrado Bibbolino, infatti, quattro esami diagnostici su dieci sarebbero del tutto inappropriati. Nella particolare "top five" degli esami che non hanno significato ci sarebbero cinque test, con le risonanze magnetiche "inutili" a guidare la classifica. Secondo Bibbolino, in particolare, queste esame verrebbe richiesto eccessivamente per lo studio della colonna lombare, del ginocchio e dell'encefalo. Richieste poco razionali sarebbero anche quella della radiografia toracica di routine nella fase preoperatoria e della radiografia del cranio in pronto soccorso. Il sindacato, in ogni modo, concentra la propria attenzione sull'eccessivo ricorso alla risonanza magnetica. In Italia abbiamo il record mondiale degli esami di questo tipo, con 12 controlli ogni 100 abitanti. L'obiettivo, in chiave di risparmio, è quindi quello di limitare gli accessi agli esami inutili, attraverso una maggior collaborazione con la medicina generale in particolare in caso di lombalgie o cefalee. Altrettanto importante, sempre secondo i radiologi, sarebbe limitare le ripetizioni di esami banali come il controllo ripetuto di cisti renali.
FONTE: edott.it
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