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Le ricerche di Gerona 2005

(16-09-15) L'insulinoresistenza può essere un indizio di Alzheimer presintomatico





Uno studio appena uscito su Jama neurology suggerisce che l'insulino-resistenza, una condizione sempre più comune, si associa a un ridotto metabolismo del glucosio cerebrale negli adulti di mezza età a rischio di Alzheimer. La resistenza all'insulina è una ridotta reattività all'azione dell'ormone prodotto dalle cellule beta-pancreatiche che può coinvolgere più organi e tessuti periferici tra cui fegato, muscolo scheletrico e tessuto adiposo, oppure un unico tipo cellulare come la cellula muscolare scheletrica. Scoprire una resistenza all'insulina, specie in caso di familiarità diabetica e/o ridotta tolleranza glucidica, è utile per identificare gli individui a maggior rischio di sviluppare diabete di tipo 2 (Dm2) e intraprendere misure di prevenzione primaria. «Il Dm2 si associa a un aumentato rischio di malattia di Alzheimer (Ad), e all'insulina viene attribuito un ruolo sempre maggiore nel metabolismo cerebrale» esordisce Barbara Bendlin dell'Università del Wisconsin a Madison, che assieme ai colleghi ha studiato 150 adulti cognitivamente normali di età media 61 anni, sottoponendoli a prelievi ematici a digiuno e a una tomografia cerebrale a emissione di positroni con fluorodesossiglucosio marcato con F 18 (18F-Fdg) per identificare le regioni dell'encefalo con anomalie del metabolismo glucidico. E al termine dello studio i ricercatori hanno scoperto che la resistenza all'insulina era legata a una riduzione del metabolismo glucidico globale e a quello regionale in vaste aree delle regioni frontali, laterali, parietali e temporali. «E il ridotto metabolismo glucidico a carico del lobo temporale mediale sinistro era direttamente correlato a un peggioramento della memoria immediata» precisano gli autori, sottolineando che la prevalenza di Ad continua a crescere, e che la mezza età può essere un periodo critico per avviare trattamenti volti a prevenire o ritardare l'insorgenza di Ad. «Questi dati suggeriscono che i meccanismi con cui la resistenza periferica all'insulina è in grado di influenzare il metabolismo del glucosio cerebrale dovrebbero essere approfonditi nel contesto dell'Ad presintomatica» conclude Bendlin.

FONTI:
Jama Neurol July 27, 2015 doi:10.1001/jamaneurol.2015.0613.
doctornews33

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