(19-10-15) Qualità del sonno e caffeina: dualismo inconciliabile?
Quantitativi di caffè superiori ai 200mg al giorno interferirebbero con l’attività cerebrale notturna e bloccherebbero i recettori all’adenosina, un neurotrasmettitore fondamentale per il segnale di avvio del sonno.
La caffeina è una xantina, un alcaloide che si trova in diverse piante come i chicchi di caffè e i semi di cacao, le foglie di the, le bacche di guaranà e le noci di cola, e che viene aggiunta alle bevande analcoliche e a diversi farmaci sia con ricetta sia da banco.
Il contenuto medio di caffeina è di circa 40/60 mg nel caffè espresso, di 3 mg nel caffè decaffeinato e di 4 mg nel cacao o nella cioccolata calda. In un bicchiere (200 ml) di bevanda analcolica alla caffeina, se ne riscontra circa 20-60 mg. In Europa, la popolazione adulta ne consuma una media giornaliera di 200 mg (con un range di 100-400 mg), per la maggior parte derivante da caffè e the, ma anche da bevande analcoliche comprese le “bevande energetiche”. Tuttavia, la dose dipende molto dalle abitudini culturali. I Paesi del Nord Europa sono noti per le loro bevande ad alto contenuto di caffeina: in Danimarca, Finlandia, Norvegia o Svezia, il consumomedio di caffeina raggiunge i 400 mg al giorno.
Secondo la metodologia Pnei4u-PneiSystem per ottimizzare la qualità del sonno sarebbe consigliabile non bere più di tre “espressi” al giorno!
Fonte: http://www.pnei4u.com/
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