(24-10-15) Quel tumore è lupo o agnello?
Strano davvero, il carcinoma della prostata. Pur essendo sicuramente una patologia maligna, può assumere caratteristiche temporali di sviluppo e diffusione profondamente diverse, in base alla malignità delle cellule che lo determinino. Per dirla con molti urologi, quindi, può diventare tanto un lupo aggressivo quanto un docile agnello che si tiene a bada senza difficoltà in moltissimi casi. A ricordarlo in un approfondimento sul tema è Paolo Puppo, direttore dell'Urologia Oncologica e mini-invasiva del Gruppo San Donato, che individua in tre elementi chiave i fattori in grado di aiutare nella diagnosi di gravità della patologia: in pratica, considerando i valori del Psa, lo score di Gleason e lo stadio si possono determinare quattro livelli e quindi pensare sia alle probabilità prognostiche sia ai trattamenti futuri. Sulla scorta di questi parametri, quindi, si possono riconoscere neoplasie a basso rischio, tumori a rischio intermedio o alto, forme ad altissimo rischio che già alla diagnosi tendono ad infiltrare gli organi circostanti oppure hanno già dato metastasi in sede linfonodale. Secondo l'esperto, con questi mezzi si può davvero arrivare a definire con sufficiente precisione se il tumore prostatico sarà un lupo, da attaccare al meglio fin dall'inizio, o un agnello, da tenere sotto controllo nel tempo.
Fonte: edott.it
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