(08-11-15) Cancerogenicità delle carni, l’Italia si ribella
Le ricerche non debbono fare paura, perchè abbiamo un sistema di lavorazione della carne di altissimo livello e qualità. Recita più o meno così il messaggio tranquillizzante di Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, il giorno dopo l'ansia creata dagli studi dell'Oms sulla cancerogenicità delle carni trattate. "Bisogna leggere molto bene il documento dell'Oms che parla ovviamente delle diverse componenti all'interno delle carni processate, come ad esempio i conservanti - precisa il Ministro, ribadendo che l'Italia é particolarmente attenta a questi aspetti e rilanciando ancora una volta il valore della dieta mediterranea. Insomma, il messaggio politico è chiaro: non bisogna lasciarsi andare ad allarmismi. Lo ha ribadito anche il Ministro delle Politiche Agricole Martina e anche la stessa Oms, per bocca del suo vice direttore generale Oleg Chestnov, evita di gettare acqua sul fuoco. "Sappiamo che alcuni alimenti a causa del modo in cui vengono lavorati e preparati possono portare a problemi di salute se magari assunti in quantità eccessiva. Questi prodotti non vanno però eliminati dalla dieta, ma limitati". Morale finale: anche le raccomandazioni dell'Oms, che si limitano a mettere in fila i risultati di molti studi che già avevano avvisato sul rischio dell'assunzione di grandi quantità di insaccati, vanno presi "cum grano salis".
Fonti
Quotidiana Nazionale del 28 ottobre, pagina 16
edott.it
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