(23-11-15) I segreti della memoria
Con almeno 100 miliardi di cellule nervose, con ogni neurone che arriva a collegarsi con altri 60.000 e arriva a fare propri un milione di messaggi, risulta davvero difficile capire com'è possibile che ci si dimentichino le cose. Eppure accade, spesso per disattenzione, a volte per stress, in qualche caso per la presenza di vere e proprie malattie. Nell'ambito di un lungo servizio che dedica spazio anche alle tecniche per migliorare le capacità mnemoniche, si fa anche il punto sui meccanismi che governano la memoria. Quella a breve termine prevede la liberazione di sostanze che consentono un ricordo immediato, ma non destinato a durare. Perché una nozione rimanga "fissata" nel cervello, invece, occorrono alcuni passaggi in più. Prima alle sinapsi arriva un "segnale" che fa aumentare i livelli della Protein-chinasi A, che ha la capacità di stimolare la produzione di proteine capaci di "aumentare" le dimensioni di questa giunzione anatomica delle cellule nervose. Poi gli stimoli corrono lungo i neuroni per arrivare in una specie di "centralina" di smistamento dei ricordi a lungo termine. Questa centralina è l'ippocampo, un piccolo organo situato nella parte profonda del cervello ed è più piccolo in chi soffre di amnesia rispetto ai sani. Poi occorre "depositare" il ricordo, spesso internamente in corrispondenza delle tempi dove le informazioni vengono rielaborate, e quindi rese disponibili in caso di necessità.
Fonte: edott.it
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