Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(24-11-15) Probiotici solo presunti gluten-free stimolano i sintomi della celiachia


Secondo un’indagine della Columbia University di New York in più della metà dei prodotti dichiarati «free» è presente il glutine: anche bassi livelli possono tradire
Francesca Morelli
 
I probiotici sono raccomandati a tutti, anche ai celiaci. Perché i piccoli organismi vivi che li costituiscono, contenuti in determinati alimenti come il latte fermentato o lo yogurt arricchito da bifidobatteri, sembrerebbero svolgere una azione positiva soprattutto per il buon equilibrio della flora intestinale. Dunque, in teoria, un toccasana per chi soffre di celiachia che ha nell’intestino il proprio tallone di Achille. Una ipotesi che pare tuttavia smentita da alcuni ricercatori della Columbia University, negli Stati Uniti, secondo cui la maggior parte degli integratori alimentari a base di probiotici, dichiarati «gluten-free», sarebbe causa di una riacutizzazione della sintomatologia intestinale.
Probiotici (solo) presunti gluten free
I probiotici li consumano quasi un quarto di celiaci, scegliendoli fra quelli gluten-free, pensando di strutturare uno scudo protettivo per l’intestino ed assicurarsi una migliore qualità di vita. Eppure non è escluso che, nonostante il consumo preventivo di questi alimenti, i celiaci possano comunque sperimentare la comparsa di più gonfiore, crampi, movimenti irregolari intestinali e altri sintomi tipici della malattia. Dunque, esattamente il contrario degli esiti sperati dal consumo di un probiotico. Una spiegazione per questo effetto collaterale c’è e sarebbe riferibile alla possibile presenza glutine in più della metà dei prodotti, dichiarati «free». Non si tratta di una ipotesi, ma di un dato di fatto emerso da una accurata indagine svolta da un gruppo di ricercatori americani della Columbia University di New York, su 22 integratori a base di probiotici fra i più acquistati, sottoposti a un esame specifico (una cromatografia liquida con spettrometria di massa che permette separare i composti contenuti in una sostanza e rilevarne la quantità presente). L’esame ha permesso di testare un contenuto più o meno importante di glutine in 12 supplementi, pari cioè al 55 per cento di essi, di cui 8 con la dicitura «gluten-free» sulla confezione.
Anche bassi livelli di glutine possono tradire
Va detto però che i quantitativi di grano, orzo o segale presenti nella maggior parte dei prodotti positivi al glutine, rientravano nella norma. Ovvero la proteina era inferiore a 20 parti per milione, come si addice ad un prodotto dichiarabile «senza glutine», secondo la regolamentazione imposta dalla FDA (Food & Drug Adminstration) americana. «Non è un dato comunque rassicurante - ha commentato Peter Green, direttore del Celiac Disease Center della Columbia University - perché anche una bassa percentuale di glutine può trarre in inganno». Può accadere infatti che nell’arco della giornata un celiaco assuma anche più di una compressa o di un integratore contenente glutine, raggiungendo in questo modo livelli totali di proteina troppo elevati per l’organismo e tali da causare possibili danni o ancora essere altamente sensibile alla sostanza e non in grado di tollerare neppure una quantità inferiore ai parametri soglia. «I dati del nostro studio – ha concluso Green – suggeriscono che i celiaci dovrebbero essere molto cauti nell’assumere integratori di probiotici, anche fra quelli gluten-free».

Fonte: www.corriere.it

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili