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Le ricerche di Gerona 2005

(08-12-15) I disturbi respiratori del sonno nei bambini riducono il rendimento scolastico



Nei bambini, la presenza di disturbi respiratori del sonno può influire sul rendimento scolastico, secondo una metanalisi pubblicata su Pediatrics e coordinata da Elizabeth Schaughency del Dipartimento di psicologia alla Dunedin School of Medicine dell'Università di Otago in Nuova Zelanda.La frequenza dei disturbi respiratori del sonno in età pediatrica varia dal 3 al 12% per la roncopatia e dall'1 al 3% per l'OSAS, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno. In Italia, da uno studio recente svolto su oltre 1.200 bambini emerge una prevalenza del 5% nel russamento e di poco meno del 2% per l'OSAS.«Nonostante sia stato dimostrato che in età pediatrica i disturbi respiratori del sonno si associano a disturbi delle prestazioni cognitive e del comportamento durante le ore diurne, gli studi sul rendimento scolastico nei in presenza di tali disturbi sono scarsi» spiega la ricercatrice, che assieme ai colleghi ha approfondito l'argomento con una metanalisi. «Allo scopo sono stati selezionati su PubMed, Web of Science, CINAHL e PsycINFO gli studi svolti su bambini in età scolare che indagano le relazioni tra disturbi respiratori del sonno e rendimento scolastico» scrivono gli autori, che su 488 trial selezionati nel hanno scelti 16 che soddisfacevano i criteri di ammissibilità. E i risultati indicano che la presenza di disturbi respiratori del sonno era significativamente associata a un peggioramento del rendimento scolastico, specie per le materie relative al linguaggio, alla matematica e alle scienze. «Alla luce di questi dati lo screening per disturbi respiratori del sonno dovrebbe essere incluso nelle valutazioni pediatriche e multidisciplinari in caso di difficoltà di apprendimento, con adeguato follow-up medico» riprendono gli autori, aggiungendo che la ricerca futura dovrebbe prendere in considerazione le vie neuro-comportamentali attraverso cui i disturbi respiratori del sonno possono influenzare negativamente il rendimento scolastico. «Tuttavia, data l'estrema variabilità in termini di definizioni riscontrata negli studi analizzati, sono necessari strumenti più appropriati e standardizzati per valutare in modo univoco il rendimento scolastico, e servono ulteriori ricerche sull'efficacia comparativa degli interventi destinate ai bambini con disturbi respiratori del sonno» conclude Schaughency.

Fonti:
Pediatrics2015. doi: 10.1542/peds.2015-1677http://pediatrics.aappublications.org/content/early/2015/09/01/peds.2015-1677.abstractdoctornews33

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