(09-12-15) Cuore d'atleta o rischi aritmia, studio su 15 ciclisti professionisti
Roma, 24 nov. (AdnKronos Salute) - Un cuore grande, potente, di un atleta, o una subdola cardiomiopatia? Il cuore ipertrofico (in cui le pareti del ventricolo sinistro presentano un aumento di spessore) può infatti avere un significato clinico completamente diverso: nel primo caso è frutto del fisiologico adattamento del sistema cardiovascolare all'allenamento, che presuppone capacità di resistenza su tempi e percorsi significativi. Ma nel secondo si tratta di una condizione asintomatica potenzialmente letale per aritmie gravi. Ora uno studio tutto italiano, che coinvolgerà 15 ciclisti professionisti, punta a consentire finalmente una diagnosi più accurata.
Lo studio, condotto dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna in collaborazione con la Fondazione Toscana G. Monasterio e con l’Istituto di medicina dello sport della Asl 2 Lucca, cerca di identificare le caratteristiche del cuore d’atleta, mediante la correlazione tra i dati morfologici ottenuti con la risonanza magnetica cardiaca e quelli funzionali desunti al test cardiopolmonare. 'Cavie umane' gli atleti professionisti della squadra ciclistica di Pistoia Southeast Pro Cycling Team, che hanno dato la loro disponibilità a partecipare alla ricerca.
"Lo studio mette insieme diverse competenze, dalla medicina dello sport, con Carlo Giammattei dell’Istituto di medicina dello sport della Asl 2 Lucca, alla risonanza magnetica cardiaca, con Giovanni Donato Aquaro, alle valutazione integrate cardiopolmonari dell’atleta con Giosuè Catapano, entrambi della Fondazione Toscana G. Monasterio", commenta Claudio Passino, docente di malattie dell’apparato cardiovascolare alla Scuola superiore Sant’Anna e coordinatore della ricerca.
Il lavoro del gruppo "si propone di definire, attraverso sequenze di risonanza magnetica innovative, le caratteristiche tissutali del miocardio dell’atleta di endurance e di confrontarle con quelle di pazienti affetti da cardiomiopatia ipertrofica, per identificare così i tratti peculiari delle due condizioni", conclude Passino.
Fonte:
http://www.univadis.it/medical-news/76/Cuore-d-atleta-o-rischi-aritmia-studio-su-15-ciclisti-professionisti?utm_source=newsletter+email&utm_medium=email&utm_campaign=medical+updates+-+daily&utm_content=489339&utm_term=automated_daily
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