(13-12-15) La scienza risponda ai dubbi sulle vaccinazioni
In risposta al calo delle vaccinazioni bisogna che la scienza si ponga in prima linea e cerchi di spiegare all'opinione pubblica i rischi che si corrono riducendo la fascia delle persone protette. Ne è convinto Antonio Lanzavecchia, direttore e fondatore dell'Istituto di ricerca in biomedicina di Bellinzona, che fa anche degli esempi molto semplici per spiegare i potenziali rischi di diffusione di alcune patologie erroneamente ritenute poco significative. Il morbillo, ad esempio, può essere fatale ed esporre ad altre infezioni serie. "Oggi rischiamo di farlo esplodere - sostiene lo studioso - Il morbillo è infatti uno dei virus più infettivi, un soggetto affetto da morbillo ne può contagiare in media 30 quando invece per esempio il tasso di infezione per Ebola è di 1,5". Insomma, pur senza negare che in passato sono realmente accaduti incidenti legati alle vaccinazioni, secondo lo Lanzavecchia i pochi studi scientifici che hanno preso di mira questa misura di sanità pubblica non hanno mai portato a risultati oppure sono risultati falsi e sono stati ritrattati. Consiglio finale? "E' importante rassicurare. Certo mi rendo contro che educare e spiegare è più difficile di gridare al pericolo", è il parere di Lanzavecchia.
Fonte: edott.it
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