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Le ricerche di Gerona 2005

(15-12-15) Prescrizioni di farmaci, in aumento negli Usa soprattutto quelli per l'obesità




Secondo uno studio pubblicato su Jama, tra il 1999 e il 2012 le prescrizioni di farmaci sono aumentate tra gli adulti statunitensi, con un incremento che riguarda molte, ma non tutte, le classi di farmaci. «L'uso di medicinali da prescrizione rappresenta una spesa sempre più importante in Nordamerica, ma gran parte dei database in uso non cattura in modo completo la dimensione del problema a livello di popolazione» esordisce Elizabeth Kantor, già membro dell'Harvard TH Chan School of Public Health di Boston, che assieme ai colleghi ha valutato le tendenze nelle prescrizioni di farmaci usando i dati a livello nazionale degli studi Nhanes, National Health and Nutrition Examination Survey, svolti tra il 1999-2000 e il 2011-2012 per un totale di quasi quarantamila pazienti di 20 anni o più. Così facendo i ricercatori hanno scoperto che la prevalenza del consumo di medicinali prescrittivi è aumentata dal 51% nel 1999-2000 al 59% nel 2011-2012, mentre la prevalenza della politerapia, intesa come uso di cinque o più farmaci da prescrizione, è aumentata dall'8% al 15%. In particolare, le prescrizioni di antipertensivi sono aumentate dal 20% al 27%, così come quelle dei farmaci ipolipemizzanti, salite dal 6,9% al 17% grazie soprattutto alle statine. In crescita dal 7% al 13% anche gli antidepressivi e altre 11 classi di farmaci. «L'uso dei medicinali da prescrizione è aumentato nelle persone fra 40 e 65 anni o più, ma non tra gli adulti da 20 a 39 anni» osserva Kantor, sottolineando che il farmaco più usato nel 2011-2012 è simvastatina, passata nel periodo 1999-2012 dal 2% al 7,9% delle prescrizioni globali. Ma tra i primi dieci farmaci in aumento prescrittivo ci sono anche lisinopril, levotiroxina, metoprololo, metformina, idroclorotiazide, omeprazolo, amlodipina, e salbutamolo. «E 8 dei 10 farmaci più usati nel biennio 2011-2012 curano i diversi aspetti della sindrome cardio-metabolica, tra cui ipertensione, diabete e dislipidemia, mentre uno di essi è un inibitore della pompa protonica usata per trattare il reflusso gastroesofageo, condizione diffusa tra gli obesi o sovrappeso. «Ne consegue che l'aumento dell'uso questi farmaci potrebbe riflettere una crescente necessità di curare complicazioni associate all'attuale epidemia di obesità» concludono gli autori.


Fonti:
Jama. 2015. doi: 10.1001/jama.2015.13766
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26529160 
doctornews33

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